TORINO - Dopo l’ambo sulle fasce, Cristiano Giuntoli controlla la sua giocata per verificare se sulla ruota di Torino, o meglio della Juventus, stia per uscire il terno secco. Non soltanto Nico Gonzalez e Conceiçao, il direttore tecnico bianconero punta all’ingresso nella rosa juventina anche di Sancho, l’attaccante esterno del Manchester United capace di rompere gli equilibri da solo con le sue giocate tutte dribbling e accelerazioni. Non serve essere degli accaniti giocatori del lotto per sapere che azzeccare il terno è operazione assai rara e complicata. E lo stesso si può dire per ciò che dovrebbe accadere sull’asse Manchester-Torino. Ma si sa, solo chi osa può sperare di essere premiato dalla fortuna. E il dirigente juventino in questi ultimissimi giorni ha osato eccome, rendendo sempre più fitti i contatti con i colleghi inglesi per verificare le condizioni del possibile “magheggio”, nel senso buono del termine sia chiaro. Ma del resto riuscire ad avere un giocatore che vale 30 milioni in prestito puro, pagandogli meno della metà dell’ingaggio (il suo salario ammonta a 10 milioni di euro netti), se non è un colpo di magia poco ci manca.
Ok, c’era riuscito di fatto anche il Borussia Dortmund la stagione scorsa, ma ottenendolo a gennaio, durante dunque il mercato che non a caso da una vita si chiama di riparazione. E lo United doveva sperare che il tempo permettesse di riparare il rapporto rotto tra Sancho e il tecnico ten Hag. All’inizio di questa stagione a una dichiarazione di pace da parte dell’allenatore non è seguito il suo atteggiamento nei fatti perché nelle prime due partite disputate in Premier dal Manchester United non lo ha convocato! E i risultati, tra l’altro, non è che giustifichino questa concorrenza interna stellare se è vero che i Red Devils al debutto di campionato hanno vinto all’ultimo minuto contro il Fulham grazie al gol di Zirkzee e ieri hanno perso 2-1 in casa del Brighton.