Iling prestito, orrore. Casadei e Carboni invece...
Ma non basta perché dopo avere acquistato Douglas Luiz per oltre 50 milioni di euro, attenuati dalle cessioni dei giovani Iling e Barrenechea, sono partiti i sospetti: il presidente dell'Aston Villa è nel CDA di Exor (fesseria colossale) e per questo regala decine di milioni all'amico John, fino al prestito secco del giovane inglese al Bologna, che sta indignando centinaia di ultrà con e senza tesserino. L'idea di prestare un giovane in una squadra di Champions, che a chi scrive pare ottima e logica, proprio non va giù ai nostri indignati speciali, certi che un ragazzo di 20 anni con quasi 50 partite nel club bianconeri, interessanti apparizioni in Champions, non valga un euro e sia stato acquistato solo per fare un favore ai potentissimi bianconeri.
Cosa avrebbero detto, allora, se qualcuno avesse investito venti milioni di euro su un ragazzo che non ne aveva fatta neanche una, di partita a quel livello, e infatti da lì in poi ha collezionato solo prestiti qua e là come Casadei? E perché andrebbe bene prestare perfino il plurielogiato Valentin Carboni, peraltro con diritto di riscatto già fissato per una squadra non in Champions League, ma non cedere temporaneamente al Bologna Iling Ir, che deve ancora compiere 21 anni? Neanche si fa in tempo a finire di scrivere che la Juve prende anche Nico Gonzalez a un prezzo piuttosto elevato ed ecco i soliti noti chiedersi come mai Commisso ceda sempre alla Juve i più forti (mia mezza idea un po' coraggiosa: forse perché li paga?), in attesa della rabbia collettiva per l'ennesimo regalo degli amici fraterni dell'Atalanta, a 60 milioni o chissà quanto. Cosa hanno in comunque i mostri Lukaku (la scorsa estate, poi tornato un bravo ragazzo), Koopmeiners, Iling, Nico Gonzalez e tutte le altre follie che ci aspettano nella promettente ultima settimana di mercato? La risposta non è facile. Ma se la trovate, vi basteranno queste righe per capire mezzo secolo di racconto del calcio italiano.