TORINO - Fine. Sì, la telenovela è finita, senza colpo di scena. Teun Koopmeiners è stato venduto dall’Atalanta alla Juventus dopo un inseguimento iniziato nella finestra di mercato di riparazione di gennaio, quindi è durato di fatto otto mesi. L’operazione si è concretizzata a fronte del pagamento del cartellino dell’olandese con 52 milioni di euro più 6 milioni di bonus da versare al verificarsi di queste condizioni modulari e non fisse nel corso dei prossimi cinque anni, ovvero la durata del suo contratto: 1 milione + 1 milione a fronte della conquista di ogni scudetto per un massimo di due; 1 milione + 1 milione a fronte della conquista della qualificazione alla Champions, per un massimo di due; 1 milione + 1 milione a fronte della conquista della Champions League per un massimo di due edizioni. Dunque il direttore tecnico Cristiano Giuntoli nel giro di tre giorni riesce a mettere a segno i due colpi più importanti (Koopmeiners e Nico Gonzalez), con l’aggiunta della ciliegina sulla torta Conceiçao, così da rendere il sorriso di Thiago Motta più largo di quanto già le due vittorie per tre a zero abbiano disegnato sul suo viso.
Koopmeiners, visite e firma con la Juve
Sorride anche Teun Koopmeiners che taglia il traguardo dopo il braccio di ferro e la tensione accumulata in queste settimane agostane che lo hanno visto contrapposto alla Dea a suon di certificati medici con i quali era esentato dal presentarsi agli allenamenti a Zingonia. Dunque dopo l’arrivo a Torino, questa mattina svolgerà al J Medical le visite mediche per poi andare in sede alla Continassa e firmare il nuovo contratto. Per lui i papiri sono pronti e recitano così: legame con il club torinese per cinque stagioni e ingaggio netto di 3,5 milioni di euro a campionato più 500 mila euro di bonus per un costo annuale per la società di 4,5 milioni di euro in quanto il centrocampista beneficia del decreto crescita.
Se per il giocatore più caro della campagna acquisti di questa stagione la Juventus avrà un costo di salario inferiore ai 5 milioni è evidente quali siano i parametri della spending review attuata dal dt Giuntoli per andare incontro a quelle che sono le esigenze di bilancio presenti e future. Al momento, per esempio, in una sola finestra di mercato la Juventus avrà un risparmio di 16 milioni di euro a livello di ingaggi. Una cifra che potrà sensibilmente salire se in questi ultimi tre giorni la Juventus piazzerà Federico Chiesa con la cessione destinata a fruttare una dozzina di milioni di euro e un risparmio di ingaggio per altri dieci.