TORINO - Fino alla fine. Già: il motto che, in genere, ispira la Juventus in campo, accompagnerà i bianconeri anche lungo il rettilineo finale del mercato. I tifosi, accalcati fuori dal J Medical, ieri hanno potuto tributare il primo saluto a Teun Koopmeiners, ma la conclusione della più sfibrante telenovela dell’estate non chiude il sipario sulla sessione estiva del club. Di certo non in uscita, ma – chissà – forse nemmeno in entrata.
Sancho-Juve, ore convulse
Il nome nel mirino di Cristiano Giuntoli, profilo avallato anche da Thiago Motta, è naturalmente quello di Jadon Sancho, esubero di lusso del Manchester United. L’operazione, però, è tutt’altro che semplice e in balia degli incastri che caratterizzano le ultime, convulse, ore di mercato: per questo, con ogni probabilità, si risolverà soltanto al fotofinish. Ma qual è lo stato dell’arte sulla trattativa? Nella giornata di ieri, Juventus e United si sono aggiornate con frequenza, dal momento che il direttore tecnico bianconero ha presentato ai Red Devils un’offerta migliorativa rispetto alle precedenti. E questo perché, nel frattempo, i bianconeri hanno salutato Federico Chiesa, destinazione Liverpool. Un addio, a meno di dodici mesi dalla scadenza del contratto, che ha evitato un divorzio a parametro zero nel 2025, innanzitutto. Che ha assicurato alle casse della Continassa una cifra vicina ai 15 milioni di euro, tra base fissa e bonus annessi. E che soprattutto, almeno in ottica Sancho, ha alleggerito il monte stipendi bianconero, depennando dalla lista i quasi 10 milioni lordi da elargire all’esterno.