Giuntoli contro il suo vecchio pallino: a gennaio dal Psv alla Juventus?

Il dt bianconero rimase stregato dal bomber texano vedendolo giocare nel Groningen: lo segue ancora

Pur avendo solo 21 anni, è un vecchio pallino del dt juventino Cristiano Giuntoli che se ne “invaghì” vedendolo giocare nel Groeningen nella stagione 2022-23, quando era ancora ds del Napoli. Alla fine di quella stagione, nell’estate 2023, entrambi cambiarono squadra: il PSV s’affrettò a sborsare sull’unghia 11 milioni all’Augusta (club tedesco detentore del cartellino) portando Ricardo Daniel Pepi a Eindhoven. Giuntoli si trasferì a Torino, da dove non ha mai cessato di seguire l’aitante centravanti statunitense che stasera all’Allianz Stadium sfiderà la sua pretendente Juventus. Resta infatti un obiettivo di Giuntoli per la prossima stagione o chissà addirittura prima, in inverno, visto che in casa bianconera le punte centrali latitano... Pepi ha un contratto col PSV fino al 30 giugno 2028, la sua valutazione è in ascesa, ma nel mercato vige da sempre la legge del “mai dire mai” e del “tutto è possibile”.

El Toro Pepi e la goleada al Psv

Ha un soprannome famoso: “El Toro”. Come l’interista Lautaro Martínez, come il ct campione del mondo in carica Lionel Scaloni e come l’ex “napoletano” Hugo Campagnaro: tutti argentini. Il PSV restò stregato da Pepi il 23 ottobre 2022 quando la squadra di proprietà Philips venne travolta 4-2 all’Euroborg Stadion di Groningen. Goleada aperta dopo 39’ proprio dall’americano. Un ko che fece male all’allora tecnico Ruud Van Nistelrooij, rimpiazzato dall’esperto Peter Bosz che oggi guiderà il PSV a Torino.

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Le caratteristiche di Pepi

Alto 1 metro e 85 per 74 chili, rapido, veloce, aggressivo, fiuto del gol, è un “puntero” moderno che, come stile di gioco, è un po’ un “mix” tra il franco-ivoriano Sébastien Haller (ora al Leganés nella Liga in prestito dal Borussia Dortmund) e lo spagnolo neomilanista Morata. Dacché è al PSV ha disputato 45 partite, realizzato 10 reti e firmato 3 assist. Gioca nella Nazionale USA (30 presenze, 10 gol) con Weah e McKennie ma i suoi genitori sono messicani di Ciudad Juárez. Nato a El Paso il 9 gennaio 2003 e cresciuto nel settore giovanile dei Dallas FC, ha esordito in prima squadra nel 2019. Nel 2022 è diventato il più giovane giocatore a firmare una tripletta nella storia della MLS durante la sfida contro il Los Angeles Galaxy.

L'infanzia di Pepi e la scelta di giocare per gli Usa

Dicevamo della sua famiglia. El Paso (Texas) e Ciudad Juárez (Chihuahua) sono di fatto la stessa città, divisa soltanto dal Río Bravo (o Rio Grande all’americana) che delimita i confini fra Stati Uniti e Messico. Luogo super trafficato (ogni anno milioni di mezzi di trasporto su gomma e altrettanti pedoni transitano lì dal Messico in direzione USA), controllatissimo da soldati “yankee” e doganieri. Pepi da piccolo ha valicato spesso quel ponte assieme a papà Daniel (muratore), mamma Annette (donna delle pulizie), il fratellino Diego e la sorellina Sophia per andare a trovare i parenti residenti nella terra di Montezuma. In possesso di doppio passaporto, non è stato facile per lui – “mexicoamericano” a tutti gli effetti – scegliere in quale Nazionale giocare. A 15 anni, già tesserato per i “Toros” di Dallas, accettò di aggregarsi alla Under 16 “azteca”. Ma non fu un’esperienza indimenticabile. Nonostante parlasse perfettamente anche lo spagnolo, sebbene amasse la cultura e l’ambiente “latino”, nonostante adorasse mangiare “tacos” e “burritos” piuttosto che “cheeseburger”. Così passò subito alle selezioni giovanili “stelle e strisce”: Under 16, 17, 23 e infine la Nazionale maggiore con cui ha debuttato agli ordini del ct Berhalter il 21 settembre 2021 nelle qualificazioni mondiali a San Pedro Sula contro l’Honduras: 4-1 per gli USA, sua la firma del gol-sorpasso, quello del 2-1 a un quarto d’ora dalla fine. Ora sulla panchina americana c’è Pochettino.

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Pur avendo solo 21 anni, è un vecchio pallino del dt juventino Cristiano Giuntoli che se ne “invaghì” vedendolo giocare nel Groeningen nella stagione 2022-23, quando era ancora ds del Napoli. Alla fine di quella stagione, nell’estate 2023, entrambi cambiarono squadra: il PSV s’affrettò a sborsare sull’unghia 11 milioni all’Augusta (club tedesco detentore del cartellino) portando Ricardo Daniel Pepi a Eindhoven. Giuntoli si trasferì a Torino, da dove non ha mai cessato di seguire l’aitante centravanti statunitense che stasera all’Allianz Stadium sfiderà la sua pretendente Juventus. Resta infatti un obiettivo di Giuntoli per la prossima stagione o chissà addirittura prima, in inverno, visto che in casa bianconera le punte centrali latitano... Pepi ha un contratto col PSV fino al 30 giugno 2028, la sua valutazione è in ascesa, ma nel mercato vige da sempre la legge del “mai dire mai” e del “tutto è possibile”.

El Toro Pepi e la goleada al Psv

Ha un soprannome famoso: “El Toro”. Come l’interista Lautaro Martínez, come il ct campione del mondo in carica Lionel Scaloni e come l’ex “napoletano” Hugo Campagnaro: tutti argentini. Il PSV restò stregato da Pepi il 23 ottobre 2022 quando la squadra di proprietà Philips venne travolta 4-2 all’Euroborg Stadion di Groningen. Goleada aperta dopo 39’ proprio dall’americano. Un ko che fece male all’allora tecnico Ruud Van Nistelrooij, rimpiazzato dall’esperto Peter Bosz che oggi guiderà il PSV a Torino.

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