"Inter, Cocchi è da prima squadra. Balotelli? Palermo è piazza da A2, non B"

Il noto procuratore parla dei tanti campioni che assiste, degli affari appena conclusi e di quelli che verranno prossimamente
"Inter, Cocchi è da prima squadra. Balotelli? Palermo è piazza da A2, non B"© Inter via Getty Images

Dalla finestra appena chiusa, a ciò che potrebbe essere. Dai retroscena delle operazioni, a movimenti assolutamente inediti. Enzo Raiola commenta in esclusiva per Tuttosport il “suo” calciomercato. Partiamo subito forte, con Gigio Donnarumma: «Lui ha manifestato più di una volta di stare benissimo a Parigi. Il progetto ha avuto un’evoluzione molto positiva. La squadra è più coesa. Non ci sono più le stelle Messi, Neymar e così via, ma un gruppo giovane, che ha fame di vittorie».

Avete già iniziato a parlare di un possibile rinnovo, visto il contratto in scadenza nel 2026? «Ci sono ancora due anni, non c’è fretta. Comunque sì, ci sono già stati i primi dialoghi in tal senso. Campos l’ha pure ammesso pubblicamente, vorrebbe tenere Gigio. Da parte nostra c’è tutta la volontà di restare. Per me è solo un vanto avere un giocatore come lui in uno dei club più importanti al mondo. Oggi è la bandiera della nostra Nazionale. Potrebbe diventarlo anche del Psg. Farebbe piacere».

Gigio è stato il migliore di tutti all’Europeo. «Nonostante abbia ricevuto in passato delle critiche, lui è sempre stato bravo ad accettarle. Per me spesso erano inopportune e forzate. Io conosco benissimo il suo valore, è il miglior portiere al mondo e in Italia di talenti come lui ce ne sono davvero pochi».

Impossibile sperare possa tornare in Italia? «Gli agenti usano sempre l’espressione: “Mai dire mai”. Lo faccio anche io. Non si può mai sapere, ma al momento è praticamente impossibile».

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"Bonaventura-Arabia da gennaio. Balotelli..."

È un delitto che Bonaventura sia andato in Arabia Saudita?
«Sì, però l’Al Shabab l’ha voluto fortemente. A gennaio, quando era già richiesto da altri club, in occasione della Supercoppa Italiana a Riad aveva conosciuto il ds del club Domenico Teti. Quella realtà gli era subito piaciuta. Bonaventura non doveva accontentarsi, ma giocare in un club che puntasse su di lui al 100%. Il direttore Teti, che per me è un’altra eccellenza italiana all’estero, ha fatto di tutto per portarlo lì. Pensi che l’ha “segregato” a Tenerife, dove si allenava la squadra in pre ritiro, finché il suo contratto non fosse stato approvato dal Ministro dello Sport dell’Arabia Saudita. Il club è molto organizzato, il team va bene. Non sperperano soldi, ma fanno investimenti mirati».

Balotelli dove va invece?
«Lui vorrebbe restare in Italia. Ha avuto moltissime richieste fuori Europa, ma spera di restare vicino a casa. Ci sono state delle chiacchierate con alcuni club, ma restiamo in attesa, non dovesse sbloccarsi nulla vedremo nei prossimi mesi di riprendere certi discorsi. Il Palermo? Quando parliamo dei rosanero, parliamo di un’A2, non di una B. Non è un problema di serie, serve il progetto giusto per Mario».

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"Bennacer a Milano sta bene. Gila la gioia di Pinamonti"

Cosa è successo con Bennacer?
«Il discorso è semplice. C’è stata una fase di chiacchiericcio con qualche club, ma lui non ha mai messo in discussione la sua voglia di restare al Milan. Ricordo anche che il mercato arabo non è aperto tutti i giorni e non tutti possono andare in Arabia Saudita. I rossoneri pure volevano restasse e si fa fatica a scegliere un’altra squadra in Europa. A Milano si sta bene, il club è importante, non è facile lasciare il Milan».

Pinamonti al Genoa.
«Abbiamo valutato per lui molte richieste all’estero. Poi quando è arrivato il Genoa era felicissimo. Mi ha detto: “Finalmente avrò un allenatore che è stato un ex attaccante, imparerò molto da lui”. E così sarà. Speriamo possa migliorare i suoi numeri personali e quelli del Genoa. Poi ora c’è il derby…».

Contro Silvestri e Venuti.
«Lì ho portati alla Sampdoria, hanno voglia di fare bene, in un club prestigioso e di provare a riportarlo dove spetta: in A».

Alla Lazio tre suoi assistiti: Romagnoli, Patric e Pellegrini.
«Tra Sarri, Tudor e ora Baroni c’è stata un po’ di confusione, perché sa, cambiare tre allenatori in pochi mesi non è semplice. Mi dicono però che la guida tecnica attuale è un professionista esemplare, io ho piena fiducia nei ragazzi, faranno bene, punteranno ad approvare in Champions League».

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"Inter, Cocchi vale già la prima squadra"

A Milano ha rinnovato il contratto del giovane Cocchi.
«Con l’Inter si fanno sempre qualche quattro chiacchiere per il futuro. I nerazzurri vedono in Cocchi un giovane di prospettiva certa, per questo gli hanno prolungato il contratto di un ulteriore anno, sino al 2027. Speriamo quest’anno si possa avvicinare alla prima squadra, poi vedremo. Per me potrebbe già giocare tra i professionisti».

Magari seguire un percorso di Seydou Fini.
«Esattamente. Dal Genoa è andato in Belgio per giocare, adesso è in Olanda, all’Excelsior Rotterdam, dove sta facendo molto bene. Ho la fortuna di avere questi contatti all’estero con club che permettono ai giovani di dimostrare le propri doti, non guardano la carta d’identità».

Chiudiamo con Manolas.
«Ha avuto qualche offerta fuori Europa, non c’era stato nulla di concreto con la Roma. Ha preferito aspettare, attendiamo la chiamata giusta».

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Dalla finestra appena chiusa, a ciò che potrebbe essere. Dai retroscena delle operazioni, a movimenti assolutamente inediti. Enzo Raiola commenta in esclusiva per Tuttosport il “suo” calciomercato. Partiamo subito forte, con Gigio Donnarumma: «Lui ha manifestato più di una volta di stare benissimo a Parigi. Il progetto ha avuto un’evoluzione molto positiva. La squadra è più coesa. Non ci sono più le stelle Messi, Neymar e così via, ma un gruppo giovane, che ha fame di vittorie».

Avete già iniziato a parlare di un possibile rinnovo, visto il contratto in scadenza nel 2026? «Ci sono ancora due anni, non c’è fretta. Comunque sì, ci sono già stati i primi dialoghi in tal senso. Campos l’ha pure ammesso pubblicamente, vorrebbe tenere Gigio. Da parte nostra c’è tutta la volontà di restare. Per me è solo un vanto avere un giocatore come lui in uno dei club più importanti al mondo. Oggi è la bandiera della nostra Nazionale. Potrebbe diventarlo anche del Psg. Farebbe piacere».

Gigio è stato il migliore di tutti all’Europeo. «Nonostante abbia ricevuto in passato delle critiche, lui è sempre stato bravo ad accettarle. Per me spesso erano inopportune e forzate. Io conosco benissimo il suo valore, è il miglior portiere al mondo e in Italia di talenti come lui ce ne sono davvero pochi».

Impossibile sperare possa tornare in Italia? «Gli agenti usano sempre l’espressione: “Mai dire mai”. Lo faccio anche io. Non si può mai sapere, ma al momento è praticamente impossibile».

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