Hato, un gigante per la Juve: "Più forte di De Ligt. E Koopmeiners..."

La leggenda dell'Ajax Krol non ha dubbi: "Jorrel talento fuori dal comune. Come vedo Teun e la squadra di Motta"
Hato, un gigante per la Juve: "Più forte di De Ligt. E Koopmeiners..."© EPA

«Jorrel Hato può diventare un grandissimo calciatore. A soli 18 anni gioca già titolare nell’Ajax e ha mostrato un talento fuori dal comune». Firmato Ruud Krol. Chi meglio di un grande difensore, nonché leggenda dei Lancieri (6 campionati e 3 Coppe dei Campioni), come l’ex capitano degli olandesi per far conoscere al grande pubblico il gioiellino che ha attirato le attenzioni della Juve. Da mesi, infatti, il dt Giuntoli e gli scout bianconeri stanno monitorando con attenzione il centrale mancino classe 2006, che può diventare un obiettivo concreto nelle prossime sessioni di mercato.

Ci racconta meglio chi è Hato?
«Jorrel è ancora molto giovane, ma ha già messo in mostra grandi qualità. Ha una buona struttura fisica e sta migliorando partita dopo partita. Quest’anno con Farioli ha trovato continuità da titolare».

In che ruolo rende al meglio?
«Può giocare da centrale e da terzino sinistro. Ha disputato ottime gare in entrambe le posizioni, anche se per me è meglio al centro».

È già pronto per un top club come la Juve?
«Quello italiano è il campionato più difficile al mondo per un difensore. Avete visto negli anni scorsi le difficoltà avute da De Ligt, ma Hato in prospettiva è più forte. L’Eredivisie non è la Serie A, perciò per fare il salto ha bisogno di fare ancora un po’ di esperienza e completare la sua crescita. Motta è un grande allenatore e potrebbe aiutarlo a fare questo step come accaduto a Bologna con Calafiori».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Calafiori, la Juve di Motta e Koopmeiners: a tutto Krol

Molti hanno paragonato Hato proprio a Calafiori…
«Entrambi sono mancini e sanno giocare bene nel doppio ruolo di centrale e terzino. Oggi Calafiori è uno dei migliori al mondo nel suo ruolo. Fossi stato nel Manchester United avrei preso lui e non De Ligt: Hato sta crescendo, ma ha tutto per arrivare a quei livelli. È dotato di un’ottima tecnica che gli consente di brillare anche in fase di impostazione e sta migliorando molto in marcatura».

Altri punti di forza di Hato?
«È molto abile nel gioco aereo: di testa è difficile superarlo».

Prima citava Motta: le piace la nuova Juve che sta nascendo?
«Moltissimo. Amo le squadre che giocano all’attacco e questa Juve è davvero molto interessante. Ho assistito in tv già cinque partite dei bianconeri e li ho visti in difficoltà e poco incisivi solo contro il Napoli, che comunque è una grande squadra. Per il resto mi hanno sempre convinto: la Juventus di Motta può fare cose importanti».

Soprattutto se il suo connazionale Koopmeiners tornerà ai livelli di Bergamo…
«Koop è fortissimo, su questo non si discute. Diventerà pure a Torino un leader come lo era all’Atalanta, non ho dubbi. Teun ha un bel piede sinistro e visione di gioco: sarà un trascinatore anche alla Juve. Bisogna solo avere la pazienza di aspettarlo, visto che è arrivato a fine agosto dopo aver saltato la preparazione».

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«Jorrel Hato può diventare un grandissimo calciatore. A soli 18 anni gioca già titolare nell’Ajax e ha mostrato un talento fuori dal comune». Firmato Ruud Krol. Chi meglio di un grande difensore, nonché leggenda dei Lancieri (6 campionati e 3 Coppe dei Campioni), come l’ex capitano degli olandesi per far conoscere al grande pubblico il gioiellino che ha attirato le attenzioni della Juve. Da mesi, infatti, il dt Giuntoli e gli scout bianconeri stanno monitorando con attenzione il centrale mancino classe 2006, che può diventare un obiettivo concreto nelle prossime sessioni di mercato.

Ci racconta meglio chi è Hato?
«Jorrel è ancora molto giovane, ma ha già messo in mostra grandi qualità. Ha una buona struttura fisica e sta migliorando partita dopo partita. Quest’anno con Farioli ha trovato continuità da titolare».

In che ruolo rende al meglio?
«Può giocare da centrale e da terzino sinistro. Ha disputato ottime gare in entrambe le posizioni, anche se per me è meglio al centro».

È già pronto per un top club come la Juve?
«Quello italiano è il campionato più difficile al mondo per un difensore. Avete visto negli anni scorsi le difficoltà avute da De Ligt, ma Hato in prospettiva è più forte. L’Eredivisie non è la Serie A, perciò per fare il salto ha bisogno di fare ancora un po’ di esperienza e completare la sua crescita. Motta è un grande allenatore e potrebbe aiutarlo a fare questo step come accaduto a Bologna con Calafiori».

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