Dopo il doppio allenamento di ieri c’è stato un summit tra lo staff tecnico e quello dirigenziale per capire come comportarsi dopo il grave infortunio di Zapata. Si stanno valutando le possibili soluzioni. Anche per quanto riguarda gli esterni: e qui torna di moda Candreva che è svincolato. L’entourage del giocatore era già stato contattato un mese fa ma poi non si è fatto niente, le prime avvisaglie sono cadute nel dimenticatoio. Probabilmente Vanoli si aspettava di più dagli esterni. Adesso la situazione è cambiata. Con la possibilità di cambiare sistema di gioco, l’ex Salernitana potrebbe essere ripreso in considerazione. Il giocatore nell’ultimo anno a Salerno ha percepito un ingaggio di un milione e 850mila euro: ovvio che questa cifra (eventualmente) non gli sarà più garantita dal club granata. L’idea potrebbe essere quella di proporgli un contatto fino al termine della stagione con un ingaggio legato ai gettoni di presenza. Antonio Candreva ha 37 anni, 38 tra qualche mese (a febbraio) ma non ha avuto particolari problemi fisici e, quindi, gestito nella maniera giusta potrebbe tornare utile alla causa granata. Sino ad oggi, però, nessuno ha bussato in maniera convinta alla sua porta.
Le idee Choupo-Moting e Maxi Lopez
La necessità maggiore, però, riguarda l’attacco. Si è fatto anche un pensiero allo svincolato Choupo-Moting, camerunense, 35 anni, ex Bayern e adesso si valuta Maxi Lopez, uruguaiano, ex Trabzonspor, pure lui svincolato svincolato, ma alla fine si è deciso di aspettare gennaio con la speranza che Adams, Sanabria e Karamoh riescano a non far rimpiangere Zapata, o meglio che riescano a segnare quei gol necessari per permettere alla squadra di restare competitiva in prospettiva Europa, visto che rimane questo l’obiettivo del club dopo anni di mediocrità assoluta. Si vuole fare il salto e con Duvan in campo la strada era quella giusta. Nell’occasione del summit si è anche individuato il giocatore giusto, un attaccante che è da diversi anni un pallino di Cairo. Dunque: nel mercato di gennaio il Toro chiederà al Napoli il prestito secco, con diritto di riscatto, di Giovanni Simeone che in azzurro gioca poco ed è la riserva della riserva (Raspadori). I rapporti tra i due club sono ottimi come conferma la cessione di Buongiorno ma De Laurentiis vorrebbe ottimizzare la cessione del suo giocatore che non rientra nei piani di Conte. La valutazione che i partenopei danno è di 15 milioni, tanti, troppi per Cairo. Ma la trattativa si può comunque aprire, magari con una formula tipo prestito con obbligo a determinate condizioni. Le soluzioni ci sono.
Simeone il piano A
Simeone, considerando la carta d’identità (29 anni) potrebbe anche diventare un investimento per il futuro considerando che Zapata tornerà disponibile solo per l’inizio della prossima stagione quando avrà compito 34 anni. E magari prima di tornare al top avrà bisogno di molto tempo in più. La sua situazione, non è di facile risoluzione. Adesso testa alla prossima sfida di campionato in programma a Cagliari. Nonostante le ultime sconfitte in campionato la classifica del Toro, con 11 punti, è buona, in piena zona europea. Ed è chiaro che dalla prossima partita bisognerà tornare a fare punti per non perdere contatto con le posizioni che contano. Vanoli sta già pensando a questo match anche se gli sono venuti a mancare 9 giocatori impegnati con le loro nazionali e tra questi i due attaccanti: Sanabria e Adams, infatti, sono con il Paraguay e la Scozia. A disposizione il tecnico ha il solo Karamoh. Di conseguenza non si possono provare nuovi schemi offensivi, bisognerà aspettare il loro ritorno. In questa situazione un ruolo importante lo può ricoprire anche Vlasic, giocatore offensivo che dovrà accendere fantasia e imprevedibilità per superare un momento difficile. A gennaio, poi, si vedrà. Sarà importante arrivare in quel periodo in una buona posizione di classifica.