La strategia
La Juventus tuttavia ha buone ragioni per pensare di essersi costruita, con questo accordo, una corsia preferenziale per trattare la cessione a titolo definitivo tra qualche mese: esaurita la stagione in prestito a Torino, il contratto di Conceiçao prevede una clausola rescissoria che si attiva a giugno 2025, da 30 milioni. L’idea della dirigenza bianconera è di trovare un accordo per abbassare quella cifra, anche grazie ai buoni uffici dell’agente Jorge Mendes. Al netto del “caso simulazione”, con relativa squalifica e inevitabili polemiche, l’impatto del giovane figlio d’arte sul campionato italiano, e pure sulla Champions bianconera, è stato notevole, lasciando intravedere un potenziale che Giuntoli non intende lasciarsi sfuggire.
L'intuizione
Ma prima di intervenire per blindare il talento portoghese, il dt bianconero andrà a lavorare per il riscatto, in questo caso puro, di Kalulu con il Milan. Il francese ha già ricevuto il “voto di fiducia” da parte di Thiago Motta, che di fatto lo ha piazzato nella posizione occupata da Bremer prima del grave infortunio, ricevendo dal difensore risposte ottime, in Champions come in campionato. Tanto che l’opinione pubblica rossonera si è interrogata sui motivi di una cessione in prestito con diritto di riscatto per una cifra complessiva di una ventina di milioni (tra la cifra dell’accordo temporaneo, la parte fissa ed eventuali bonus): se ad agosto potevano esserci riflessioni da fare per un’operazione comunque dai costi non indifferenti, dopo meno di due mesi le prestazioni di Kalulu hanno spazzato via ogni dubbio. Giuntoli non ha fretta, ché le priorità sono altre: anche perché le intese con il Milan sono già fissate. Ma è una di quelle azioni da fare che il dt bianconero si è già segnato in agenda.
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