Dai dilettanti alla Serie A: è il percorso che sognano tanti giovani ragazzi. Alcuni ci riescono, altri meno. Alla Juventus sono famose le storie di Torricelli e ora di Gatti o anche Cambiaso, ma c'è un altro terzino che ha fatto tutta la trafila: Fabiano Parisi. Conosce il sacrificio e ha coltivato il suo sogno, partendo da un piccolo paesino di poco più di 6000 abitanti: Serino, vicino ad Avellino. Oltre all'amore per l'Irpinia però nel suo cuore batte forte anche il bianconero e Giuntoli ha iniziato a prendere appunti.
Parisi, il pendolino di Serino
Il terzino classe 2000 si è formato nella piccola Serino, un comune nell'Irpinia. Le sue doti per il calcio sono subito spiccate rispetto ai suoi compagni e il Benevento lo ha inizialmente preso sotto la propria ala. Poi lo ha scartato e allora l'Avellino, storico rivale delle Streghe, non si è fatto sfuggire l'occasione. Le sue ottime doti tecniche, abbinate alla sua corsa hanno dato alla luce un soprannome che gli calza a pennello: "Il pendolino di Serino".

Dopo la splendida stagione in Serie D (1 gol e 12 assist), conclusa con la promozione in C nel 2019, Parisi si è poi consacrato sotto la guida di Giovanni Ignoffo ed Ezio Capuano. "È un extraterrestre" disse il tecnico, famoso per i suoi atteggiamenti spesso sopra le righe. Poi la sua carriera la conosciamo bene, con il passaggio all'Empoli e poi alla Fiorentina e le convocazioni anche con l'Italia U21. Ma a spiccare è soprattutto il suo grande amore per la Juventus, ereditato da papà Carmine, scomparso nel 2021 all’età di 56 anni colpito da un malore improvviso, poco prima dell'esordio di Fabiano in Serie A. Amava i bianconeri in maniera viscerale e certamente si augurava di vedere un giorno il proprio figlio con la squadra di Torino. Sin da piccolo, l'esterno non ha nascosto il suo tifo: tanti infatti erano i suoi post sui social in onore della Vecchia Signora.