Dele Alli, l’offerta del Como è un regalo per rinascere

Era la stella del Tottenham: ha disputato l’ultima partita nel febbraio 2023, con la maglia del Besiktas. Toccherà a Fabregas decidere se tesserarlo o meno
Dele Alli, l’offerta del Como è un regalo per rinascere© Getty Images

A soli 28 anni, Dele Alli si trova già all’ultima spiaggia di una carriera che prometteva tanto all’inizio e che, invece, è ormai al crepuscolo da un biennio. L’ultima partita giocata dal centrocampista inglese risale, infatti, al febbraio 2023, quando militava nel Besiktas. Da allora è rimasto a spasso e quella arrivata in questi giorni dal Como rappresenta, davvero, l’ultimissima chance per un talento sprecato e incapace di mantenere le aspettative che ne avevano accompagnato l’ascesa ai tempi del Tottenham. Da predestinato a dimenticato il passaggio per Dele è stato tremendamente breve. Solamente cinque anni fa Alli era una delle stelle degli Spurs, che al Wanda Metropolitano giocavano la finale di Champions League contro il Liverpool.

La caduta tra liti e problemi fisici

Da allora la caduta è stata fragorosa quanto rapidissima, tra liti con gli allenatori (storica la rottura con Mourinho al Tottenham nel 2020), problemi fisici e soprattutto parecchi guai extra campo (la dipendenza dell’alcol in primis più l’abuso di sonniferi e droghe). Tutti fattori che hanno contribuito a mandare in frantumi non solo la carriera, ma anche la sua vita. Non a caso nessuno negli ultimi mesi l’ha cercato e tantomeno gli ha offerto un contratto. Sotto l’albero di Natale Dele Alli ha, però, trovato il regalo che desiderava da mesi: una squadra che gli desse una nuova opportunità. Così da ieri si allena col Como: nei primi giorni dovrà dimostrare di essere integro fisicamente, sostenendo dapprima sedute individuali per poi essere aggregato alla Prima Squadra. Lì toccherà a Cesc Fabregas decidere se tesserarlo o scartarlo. Chi lo conosce bene racconta di aver visto durante le festività natalizie un Alli determinato come non mai. Avesse avuto la stessa ferocia e la medesima forza, probabilmente la sua parabola calcistica avrebbe preso tutt’altra piega. Amen, ormai non c’è più tempo per i rimpianti passati.

L'occasione al Como

Conta solo il presente, nel quale il classe 1996 vuole cancellare in fretta l’etichetta di ex giocatore affibbiatagli dal mondo del pallone. Alli non vuole sprofondare nel dimenticatoio e ha nei piedi tutte le doti per rinascere. Anche perché - non va dimenticato - che la sua vita è stata davvero dura e complicata. A partire da un’infanzia a dir poco tormentata tra la madre alcolizzata e un padre assente, col piccolo Dele che all’età di 8 anni era già finito nel giro dello spaccio di stupefacenti dopo essere stato due anni prima molestato da un’amica di famiglia. A salvarlo da certi ambienti il pallone, che gli permette di scappare in tutti i sensi. All’età di 12 anni Dele viene, infatti, adottato dagli Hickford, una famiglia di Milton Keynes dove inizia a mettersi in mostra. Quel ragazzino col pallone tra i piedi incanta tutti e il Tottenham lo ingaggia per 7 milioni di euro. A soli 19 anni Alli viene premiato come il miglior giovane della Premier League. Sembra l’inizio di una favola, che però dura troppo poco. A Como la possibilità ora di uscire dall’oblio per tentare di rinascere e godersi l’unica cosa che l’abbia davvero reso felice: giocare a calcio.

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