Frattesi agita l'Inter: la Roma e la toppa Cristante. Tutte le scadenze  

L'atteggiamento del centrocampista non piace ai nerazzurri, che ora fissano il prezzo per l'addio: il preferito per sostituirlo e le altre dinamiche in uscita
Frattesi agita l'Inter: la Roma e la toppa Cristante. Tutte le scadenze
 © LAPRESSE

 Il destino di Davide Frattesi è il nodo - a sorpresa pensando a una decina di giorni fa - che agita il mercato dell’Inter. Doveva essere un gennaio tranquillo in casa nerazzurra, eventualmente proiettato alla programmazione degli acquisti per il futuro, puntando alcuni giovani (vedi i baby argentini Perez e Silvetti del Newell's Old Boys), tessera la tela per i colpi più importanti e progettare alcuni addii. Invece è arrivato il mal di pancia di Frattesi e i contatti del suo agente Riso con Roma (soprattutto), Napoli e altri club. Va detto che l’Inter non vorrebbe cedere ora Frattesi e per questo ha messo una cifra alta per trattare la sua partenza: almeno 45 milioni. Però l’atteggiamento del ragazzo nell’ultimo periodo non è piaciuto e se non dovesse riconnettersi con ambiente e obiettivi, sarebbe difficile proseguire insieme fino a giugno, quando invece l’addio sarebbe inevitabile. Per concretizzare subito la cessione, comunque, servirà l’offerta giusta e la formula corretta (per l’Inter), ovvero la partenza a titolo definitivo o in prestito con obbligo di riscatto, per far sì che entro il 30 giugno Frattesi non sia più un giocatore nerazzurro. Al momento, considerando il filo diretti fra Riso e il ds giallorosso Ghisolfi, è la Roma la squadra più calda, per altro quella desiderata da Frattesi.

Frattesi, la Roma e Cristante

Oggi la Roma non può mettere sul piatto i 45 milioni richiesti, ma a fine stagione, se entreranno i 24 milioni del riscatto di Le Fee dal Sunderland, uniti ad altri proventi, allora sì. Ecco quindi che l’operazione in prestito con obbligo potrebbe anche andare in porto. A quel punto l’Inter dovrà capire come sostituire Frattesi. Tappare il buco per cinque mesi con un prestito secco - Riso lavora per portare Cristante, in uscita dalla Roma, in un’operazione comunque distaccata da quella di Frattesi -, oppure investire subito su un elemento sul taccuino del ds Ausilio e Baccin per la stagione '25-26. Il primo nome della lista rimane Ricci, anche se il Torino non vuole venderlo ora e lo valuta 40 milioni. Altre opzioni: Frendrup e Bondo.

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Scadenze Inter: non solo Frattesi

L'addio di Frattesi che sia oggi o in estate, non sarà però l'unico. L'Inter sa che prima o dopo il Mondiale per club (14 giugno-13 luglio), ci saranno altre partenze. Una potrebbe riguardare un amico e compagno di reparto di Frattesi, ovvero Asllani. L'albanese in due stagioni e mezzo a Milano non è riuscito finora a fare l'atteso salto di qualità e per la prossima annata il club ragiona su un nuovo vice Calhanoglu, più pronto (vedi Ricci). In bilico anche Buchanan: l'esterno canadese arrivato dodici mesi fa non è riuscito, complice anche un brutto infortunio a luglio, a conquistare definitivamente Inzaghi e potrebbe chiedere spazio altrove (pure lui piace alla Roma). Il club sta facendo poi valutazioni su Acerbi, reduce da diversi infortuni. Il difensore, 37 anni a febbraio, ha il contratto fino al 2026, ma l'Inter ha una clausola per terminare l'accordo con un anno di anticipo (stessa opzione presente nei contratti di Sommer, De Vrij, Darmian e Mkhitaryan, però per loro non sembrano esserci nubi all'orizzonte). In scadenza al 30 giugno Arnautovic e Correa: l'Inter ha un'opzione per prolungare l'austriaco fino al 2026, ma non sembra intenzionata a sfruttarla; certo l'addio dell'argentino.

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 Il destino di Davide Frattesi è il nodo - a sorpresa pensando a una decina di giorni fa - che agita il mercato dell’Inter. Doveva essere un gennaio tranquillo in casa nerazzurra, eventualmente proiettato alla programmazione degli acquisti per il futuro, puntando alcuni giovani (vedi i baby argentini Perez e Silvetti del Newell's Old Boys), tessera la tela per i colpi più importanti e progettare alcuni addii. Invece è arrivato il mal di pancia di Frattesi e i contatti del suo agente Riso con Roma (soprattutto), Napoli e altri club. Va detto che l’Inter non vorrebbe cedere ora Frattesi e per questo ha messo una cifra alta per trattare la sua partenza: almeno 45 milioni. Però l’atteggiamento del ragazzo nell’ultimo periodo non è piaciuto e se non dovesse riconnettersi con ambiente e obiettivi, sarebbe difficile proseguire insieme fino a giugno, quando invece l’addio sarebbe inevitabile. Per concretizzare subito la cessione, comunque, servirà l’offerta giusta e la formula corretta (per l’Inter), ovvero la partenza a titolo definitivo o in prestito con obbligo di riscatto, per far sì che entro il 30 giugno Frattesi non sia più un giocatore nerazzurro. Al momento, considerando il filo diretti fra Riso e il ds giallorosso Ghisolfi, è la Roma la squadra più calda, per altro quella desiderata da Frattesi.

Frattesi, la Roma e Cristante

Oggi la Roma non può mettere sul piatto i 45 milioni richiesti, ma a fine stagione, se entreranno i 24 milioni del riscatto di Le Fee dal Sunderland, uniti ad altri proventi, allora sì. Ecco quindi che l’operazione in prestito con obbligo potrebbe anche andare in porto. A quel punto l’Inter dovrà capire come sostituire Frattesi. Tappare il buco per cinque mesi con un prestito secco - Riso lavora per portare Cristante, in uscita dalla Roma, in un’operazione comunque distaccata da quella di Frattesi -, oppure investire subito su un elemento sul taccuino del ds Ausilio e Baccin per la stagione '25-26. Il primo nome della lista rimane Ricci, anche se il Torino non vuole venderlo ora e lo valuta 40 milioni. Altre opzioni: Frendrup e Bondo.

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