
TORINO - In attesa di comprendere fino in fondo se Beto è un obiettivo destinato a trasformarsi in un miraggio e infine in un’illusione coltivata invano come minimo da novembre, quando per la prima volta questo giornale diede la notizia dell’interesse del Torino per il centravanti riserva fissa nell’Everton, adesso Vagnati salta su un altro profilo, ben diverso sotto il profilo dell’esperienza, ma che rischia ugualmente di finire archiviato nella categoria dei sogni impossibili per il dt granata. Trattasi di Damion Downs, 20 anni, bomber del Colonia, in lotta ai vertici della B tedesca per la promozione in Bundesliga grazie prima di tutto alle sue reti (già 7 in 17 presenze, con l’aggiunta di 3 assist gol). Downs, di origine statunitense, ma nato e cresciuto in Germania (6 partite e 2 reti con la nazionale tedesca under 20 tra settembre e novembre dello scorso anno), è alto un metro e 92 ed è il classico pivot offensivo, abile nel gioco aereo, capace di far reparto da solo, gran combattente in area e con un acclarato fiuto per il gol (pur facendo tutti i debiti distingui del caso, può comunque assomigliare alle caratteristiche fisiche e tattiche di Zapata, come da identikit ricercato da Vagnati).
Downs brilla in Germania
Il talento e le potenzialità di Downs, seguito in Italia in questa sessione di mercato anche dal Como, sono indubbie: in questi mesi ha rappresentato uno dei migliori profili della Bundesliga 2, destando il gradimento anche di numerosi altri club tedeschi e stranieri. Tra questi pure alcuni top club europei interessati a seguire la crescita del ragazzo e a metterci le mani sopra in estate, se non adesso, con l’idea poi di prestarlo a qualche società di medio livello affinché completi la maturazione. Tutto logico, tutto giusto, tutto comprensibile e preventivabile: l’esplosività del talento di questo bomber è sotto gli occhi di tutti da mesi. E adesso Vagnati ci prova anche con lui: per quanto ancora molto giovane e senza esperienza in A, Downs potrebbe rivelarsi un rinforzo utile per il Torino, strada facendo. E più ancora una gran mossa sotto il profilo della lungimiranza. Anche il prezzo è alla portata del dt: sui 6, 7 milioni. Peccato però che su Downs, Como a parte, si siano mossi già da tempo anche club ben più ricchi del Torino. E, prima di tutto, vanno registrati i già tanti rifiuti fin qui diffusi dal Colonia: deciso a non vendere la sua giovane stellina, il suo bomber così precoce, il suo enfant prodige, proprio adesso a gennaio, visto quanto il club punta alla promozione in Bundesliga. Morale: obiettivo difficilissimo da raggiungere, oggi.
Il casting di Vagnati
Come Beto, ma per motivi ben diversi (20 milioni la richiesta: il Toro ne offre 14). Come Simeone, bloccato da Conte (e comunque De Laurentiis chiede 15 milioni). Un’alternativa di cui si dava conto ieri è poi André Silva del Lipsia, già oggetto di trattative anche di diversi altri club. Come jolly offensivi restano nel mirino i viola Kouamé (ma in pole ora c’è l’Empoli) e Ikoné. E come mezzala Casadei (duello aperto con la Lazio ormai da parecchi giorni; ma entrambi i club sono distanti dalle richieste del Chelsea: cessione a titolo definitivo per 15 milioni più bonus, col 40% sulla possibile rivendita). In alternativa a Casadei si ricordino i sondaggi di questi ultimi giorni per il centrocampista (ex vivaio Atalanta) Cher Ndour, 20 anni, nazionale dell’Under 21 azzurra (25 presenze e 2 gol), di proprietà del Psg, in uscita dal Besiktas dove si era trasferito in prestito in estate. Sondaggi anche per il centrocampista (ma è un mediano con caratteristiche prima di tutto difensive) Benjamin Tahirovic, 21 anni, ex Roma, ora all’Ajax, nazionale bosniaco. Costa 7,5 milioni. Su di lui anche Udinese e Oxford United.