Il rispetto di De Zerbi per Mihajlovic

L'ex tecnico dello Shakhtar ha rifiutato la panchina rossoblù che avrebbe accettato se Sinisa l'avesse lasciata di sua volontà. Essendo stato esonerato dal club felsineo, De Zerbi ha declinato la proposta. Dopo essere rimasto con i giocatori ucraini allo scoppio della guerra, l'allenatore bresciano ha dato un'altra dimostrazione di quali siano i valori che contino. Anche a costo di rinunciare a un ingaggio e a una prospettiva allettanti
Il rispetto di De Zerbi per Mihajlovic© /Ag. Aldo Liverani Sas

Roberto De Zerbi ha declinato la proposta di allenare il Bologna perché Sinisa MIhajlovic è stato esonerato. Se avesse lasciato volontariamente la guida dei rossoblù, De Zerbi avrebbe accettato di guidarli al posto del tecnico serbo, così no. MIhajlovic è stato licenziato in tronco nonostante ogni sforzo profuso per il Bologna pur combattendo da oltre tre anni contro la leucemia. De Zerbi non è amico né sodale di Mihajlovic, semplicemente è un suo collega e non ha rifiutato il Bologna perché è stato contattato da altre squadre. Ha deciso così per una questione di rispetto nei confronti del tecnico, dando una nuova dimostrazione di quale importanza annetta ai valori che contano nella vita.

De Zerbi è lo stesso che, allo scoppio della guerra in Ucraina non ha abbandonato i suoi giocatori dello Shakthar, decidendo di rimanere con loro sino a quando non fossero stati messi tutti in salvo. De Zerbi è lo stesso che recentemente ha rifiutato la proposta di un club inglese di proprietà russa non perché ce l'abbia con i russi, ma per una questione di rispetto verso gli ucraini, per i quali ha lavorato, sino a quando sono stati attaccati dalla criminale invasione putiniana, De Zerbi attualmente è disoccupato, eppure comportandosi così, ha dimostrato che c'è una cosa che conta molto di più di un ingaggio. Si chiama rispetto. Non si compra al supermercato.

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