Cabral alla Fiorentina, ci siamo: è in città per visite mediche e firma

L'attaccante brasiliano, che dovrà sostituire Vlahovic, a un passo dalla Juve, arriva in Toscana dal Basilea
Cabral alla Fiorentina, ci siamo: è in città per visite mediche e firma

FIRENZE - La Fiorentina ha sciolto le riserve: sarà Arthur Mendonça Cabral a ricevere l'eredità di Dusan Vlahovic, in procinto di passare alla Juve: l'ormai ex Basilea è arrivato a Firenze con un aereo proveniente dalla Svizzera ed è stato accolto dal team manager del club viola. Con tutta probabilità Cabral, che in aeroporto si è limitato ad alzare un pollice, svolgerà nella giornata di domani, venerdì 28 gennaio, le visite mediche di rito, prima di porre la propria firma sul contratto che lo legherà ufficialmente alla Fiorentina. "Sono molto contento di essere arrivato alla Fiorentina. Cosa mi aspetto dalla tifoseria viola e dalla città? Il meglio! Forza viola", ha detto poi ai microfoni di 'Italia 7'.

Chi è Arthur Cabral, l'erede di Vlahovic alla Fiorentina

Nato a Campina Grande il 25 aprile del 1998, Arthur Cabral, nonostante i 186 centimetri di altezza per 86 chilogrammi, non è un centravanti di sola potenza. Un buon dribbling, il tiro forte ma preciso, il senso di abnegazione e lo spirito di sacrificio che lo portano sovente a fare a sportellate con gli avversari sulla trequarti e a duettare con i compagni nelle trame offensive fanno del talento verdeoro, che non ha però mai rappresentato il proprio Paese neppure a livello giovanile, un attaccante moderno. Ha mosso i primi passi nel calcio professionistico tra le fila del Ceará, club col quale ha conquistato, al terzo tentativo, la promozione nella massima divisione brasiliana, giocata in quella che è coincisa con la sua ultima stagione disputata in maglia bianconera: un'avventura quadriennale, dal 2015 al 2018, conclusasi con il bottino di 77 presenze complessive tra tutte le competizioni, arricchite da 29 gol. Dopo una breve comparsa al Palmeiras, con appena 5 gettoni ed una rete all'attivo, l'esperienza al Basilea nell'estate del 2019: due campionati e mezzo, nessun trofeo ma la bellezza di 57 centri in 99 partite, un'invidiabile media valsagli la chiamata della Fiorentina. 

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