Inter, Marotta: "Lukaku, Dybala e Bremer sono nostri obiettivi"

L'amministratore delegato nerazzurro ha fatto il punto sul mercato: "Dobbiamo far combaciare le esigenze tecniche con quelle di sostenibilità"
Inter, Marotta: "Lukaku, Dybala e Bremer sono nostri obiettivi"

MILANO - Beppe Marotta, ad dell'Inter, ha parlato ai microfoni di Radio Anch'Io Sport su Radio1 per fare il punto sul mercato, a partire dalla situazione legata al ritorno di Romelu Lukaku: "Oggi no, con il ds Piero Ausilio abbiamo il dovere di costruire una squadra competitiva nel rispetto degli equilibri economico finanziario, all'insegna della sostenibilità. Ci sono sondaggi e trattative, bisogna tentare tutte le strade senza avere la paura di fallire. La pista Lukaku è percorribile, non mi nascondo. Ma dobbiamo ancora valutare se possiamo definirla o meno. Lui e Dybala sono dei nostri obiettivi su cui ci siamo buttati a capofitto, ma dobbiamo valutare se c'è la congruità finanziaria. Sono realtà tecniche che ci farebbero comodo, se ce la faremo bene altrimenti ci sposteremo su altri obiettivi. Ma quello che conta è la squadra, non la singola operazione. A parte Perisic che ci ha lasciato, la rosa è già competitiva". 

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Marotta ha poi smentito una possibile cessione di Lautaro: "Abbiamo il nostro business plan per chiudere in attivo la campagna trasferimenti e abbassare il livello dei salari. L'obiettivo è costruire una squadra forte, Lautaro in questo momento è un elemento indispensabile per perseguire questi obiettivi". Tra questi ci sono anche Bremer e Mkhitaryan: "Bremer all'Inter se parte Skriniar? Questo è un mercato dove è molto più difficile sostituire un attaccante, rispetto ad un difensore e probabilmente sarà questo il settore in cui dovremo agire. Con Ausilio stiamo pensando a delle alternative valide nel momento in cui dovrebbe partire un difensore. Bremer è un giocatore di caratura mondiale e farebbe comodo a tante squadre di vertice, non solo italiane. È un giocatore su cui sono poste tutte le nostre attenzioni. Mkhitaryan sarà ufficiale nei prossimi giorni, così come Onana. Poi vogliamo valorizzare i nostri giovani anche se bisogna andare con i piedi di piombo e con calma. È nostro dovere allestire una squadra competitiva da mettere a disposizione di Inzaghi".

Indice di liquidità

Infine sull'indice di liquidità: "Siamo soddisfatti per il parziale accoglimento del ricorso sull'indice di liquidità, in merito ad una misura inopportuna non certo nel merito ma nei modi e nelle tempistiche. Noi siamo favorevoli alla trasparenza, la strada intrapresa dalla Figc è quella giusta ma bisogna trovare un percorso idoneo considerando anche la situazione attuale delle nostre società. Prima di tutto dobbiamo eliminare contrasti, litigiosità e tensioni tra Lega e Federazione per trovare una linea comune per il rinnovamento del calcio italiano. Servono nuove forme di ricavi, con una maggiore valorizzazione dei diritti televisivi soprattutto di quelli esteri. Oggi la Serie A ricava un quarto meno della Liga spagnola e un ottavo meno della Premier dall'estero. Non siamo contrari ai fondi e alla media company, ma la vera minaccia alla stabilità del sistema è che manca la cassa. Per questo servono delle risorse e ridurre i costi, poi c'è il discorso che riguarda le infrastrutture".

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