Inter, un’altra sfida: la partita dei rinnovi

Non c’è soltanto Skriniar in scadenza. Lo slovacco sta già trattando. Poi De Vrij, Darmian, Dzeko e D’Ambrosio
Inter, un’altra sfida: la partita dei rinnovi© Inter via Getty Images

MILANO - Venerdì scorso il presidente Steven Zhang ha tolto dal mercato Milan Skriniar e ha dato mandato ai suoi dirigenti di portare a termine il rinnovo di contratto che gli stessi avevano iniziato a discutere con il difensore slovacco sul finire della stagione scorsa, prima che il mercato e le condizioni economiche del club, lo ponessero in cima ai possibili giocatori in partenza. Il Psg non è riuscito a portare a termine l'assalto e così Skriniar ora verrà blindato. Anche perché è meglio non perdere tempo: è vero che il difensore non ha mai manifestato pruriti di addio, ma il suo contratto scade il 30 giugno 2023 e dunque è consigliabile firmare il prima possibile per evitare che lo stesso Psg (che gli aveva prospettato un ingaggio da 9 milioni con i bonus) o altri club proseguano nel loro corteggiamento. L’Inter aveva già in testa di premiare Skriniar con un ritocco verso l’alto dello stipendio: ma se a giugno si pensava a un accordo in stile Barella - ovvero, aumento dagli attuali 3.8 a 4.5 milioni con possibilità di salire fino a 6 negli anni a venire -, adesso è probabile che la base sia proprio 6 (più bonus), ovvero quanto percepiscono i top della rosa, Brozovic e Martinez (Lukaku ne percepisce 8.5, ma è un caso a parte). Le pratiche sono già state riaperte, anche se è probabile che l’ufficialità del prolungamento arriverà a settembre, a mercato chiuso, quando Marotta e Ausilio inizieranno a studiare il da farsi sulle tante altre situazioni legate a giocatori in scadenza nel 2023 (senza contare gli elementi in prestito, ovvero Asllani, Bellanova e Lukaku).

Lista da otto

L'altra situazione "calda" è quella di De Vrij. Il suo rinnovo (oggi prende 4.2 milioni), al contrario di quello di Skriniar, è congelato da tempo e dunque bisognerà capire sia se l'Inter lo vorrà tenere - e molto passerà da chi sarà il centrale che arriverà dal mercato -, sia se l'olandese vorrà restare o cercare, da parametro zero, un'avventura diversa magari in Premier. Arrivato da svincolato, De Vrij potrebbe quindi andare via ancora con lo stesso status, ma l'Inter probabilmente cercherà di evitarlo per poi decidere insieme il "domani" nell'estate 2023. In scadenza anche Handanovic. Il futuro del capitano verrà scritto durante l'annata: ora è il titolare, ma l'idea del club è quella di inserire gradualmente Onana per farne il nuovo numero uno. Handanovic ha accettato la sfida e potrebbe anche restare come alternativa. Abbastanza scontato il rinnovo del jolly Darmian, mentre quello di D'Ambrosio sarà da discutere, non fosse altro perché due estati fa, quando il giocatore era in scadenza, arrivò sì il rinnovo, ma al tempo stesso l'ex granata ricevette alcune proposte da altri club. D'Ambrosio a settembre compirà 34 anni, ormai è un senatore dello spogliatoio e la sensazione è che possa rimanere, ma andranno capite le rispettive volontà, del giocatore e del club, ricordando quanto accaduto con Ranocchia. Più in dubbio Dzeko (37 anni a marzo) e Gagliardini che già in questa sessione di mercato aveva ricevuto delle proposte. E' in scadenza anche il terzo portiere Cordaz che il primo gennaio compirà 40 anni: potrebbe smettere, ma essendo utile per le liste Uefa chissà che non possa prolungare ancora per una stagione. Certo, invece, l'addio di Dalbert, attualmente infortunato (ne avrà almeno fino a gennaio).

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