Skriniar, il Psg insiste. L'Inter chiude la porta

Zhang martedì ha detto no a 65 milioni. Il club: tempo scaduto per trattare
Skriniar, il Psg insiste. L'Inter chiude la porta© /AGENZIA ALDO LIVERANI SAS

MILANO - Steven Zhang ha detto ancora una volta no, ma questa volta è stato un diniego dolcissimo per i tifosi nerazzurri. Il Paris-Saint Germain, come preannunciato da Christophe Galtier, martedì ha portato un’ultima offerta all’Inter per Milan Skriniar, arrivando fino a 65 milioni, però il presidente l’ha respinta al mittente in nome della promessa fatta a Simone Inzaghi e ai responsabili dell’area tecnica. Ieri, come rivelato dall’Equipe, ha preso in carico la pratica addirittura Nasser Al-Khelaïfi ma non risultano contatti con Zhang (i due sono legati da ottimi rapporti) né tanto meno incontri in sede tra intermediari legati al Psg e Marotta e Ausilio. Tra l’altro, anche se fosse arrivata l’offertona, all’Inter si sarebbero comunque posti il problema legato ai tempi imposti dal mercato, considerato che, sfumato Manuel Akanji (accasatosi al Manchester City), sarebbe stato alquanto problematico trovare un sostituto all’altezza pronto all’uso, nella settimana che porterà al derby e quindi alla sfida in Champions contro il Bayern (il tutto senza contare il malumore di Inzaghi, per cui Skriniar è assolutamente incedibile). A Parigi però non sembrano essersi arresi e anche per questo motivo, in serata è trapelata dall’Inter la chiara volontà di non aprire trattative last-minute per il centrale: quindi, a meno di un ribaltone orchestrato dai piani alti di Suning a Nanchino (difficile) Skriniar resterà a Milano. 

Strategia sballata 

In tal senso va sottolineato come sul centrale il Psg si sia mosso in modo alquanto maldestro, giocando sul fatto che questi avesse il contratto in scadenza nel 2023. Un calcolo che però non ha considerato la volontà del giocatore che a Milano sta benone e avrebbe traslocato solo in nome della Ragion di Stato. Di certo quanto accaduto costringerà Suning a concedere un rinnovo da big a Skriniar, ma sul buon esito della trattativa non sembra esserci preoccupazione, come sottolineato da Marotta rispondendo a Al-Khelaïfi che aveva preannunciato l’intenzione di strappare il difensore all’Inter tra un anno da svincolato: "Devo dire che Skriniar è un ragazzo molto perbene - ha sottolineato l’ad prima di Lazio-Inter - con lui avvieremo quanto prima un dialogo perché vorremmo certamente siglare un contratto che lo possa vincolare all’Inter per tanti anni. Sono fiducioso sulla serietà del ragazzo, credo che questa velata minaccia non è sufficiente a scalfire i valori del giocatore".   

Come Lautaro e Barella 

I parametri del nuovo contratto dovrebbero essere simili a quelli accettati da Lautaro Martinez e Nicolò Barella. Entrambi hanno firmato fino al 2026 e guadagnano 6 milioni: l’argentino senza bonus, mentre il centrocampista può arrivarci grazie ai premi a obiettivo (la parte fissa è immediatamente salita da 2.5 a 4.5 milioni e arriverà a 5 a partire dalla stagione in corso). Il club, dal canto suo ci guadagna a bilancio sotto forma di una riduzione della quota di ammortamento. Avere Skriniar ancora ad Appiano vale doppio in questa stagione ipercompressa in due blocchi spezzati dal Mondiale in Qatar. La Slovacchia resterà a guardare e quindi il centrale non dovrà sobbarcarsi lo stress di dover giocare una coppa del mondo nel cuore della stagione di club. Tra l’altro dalle prossime convocazioni parlerà italiano pure con l’allenatore: la federcalcio locale ha infatti deciso di affidarsi a Francesco Calzona, ex assistente di Sarri e Spalletti a Napoli. 

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