Inter, Brozovic non è più intoccabile: per Marotta è in vendita!

Tra il croato e i dirigenti frizioni sui tempi di recupero, lievitati dopo gli infortuni. La società nerazzurra dovrà però trovargli una destinazione gradita

MILANO - È sempre meno Epic, Marcelo Brozovic. Ha perso il posto da titolare (la gara di andata con il Porto ha cristallizzato le nuove gerarchie e al Dragão, a meno di contrattempi, giocheranno ancora Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan) ed è l’unico tra i big nerazzurri ad avere mercato, non fosse altro perché tutti gli operatori sanno che il Barcellona è in cerca di un regista dalle sue caratteristiche. Il 23 marzo di un anno fa, il croato firmava con tutti gli onori del caso il prolungamento di contratto fi no al 2026: da allora sembra passata un’era geologica anche per una serie di incomprensioni emerse con la dirigenza. I tempi di recupero alquanto dilatati dal doppio infortunio patito in Nazionale hanno infatti fatto emergere tensioni tra le parti, divergenze di vedute che non si sono certo affievolite nel vedere Brozovic giocare un Mondiale scintillante. Il metronomo non è stato certamente l’unico a preservarsi in vista del Qatar (tanti gli esempi illustri, pure nel nostro campionato...) e, probabilmente, tutto sarebbe andato in archivio se questo non si fosse sovrapposto alla trattativa - soltanto abbozzata nei pensieri di alcuni intermediari - che a gennaio prevedeva lo scambio con Kessie.

Il futuro di Brozovic

Affare irrealizzabile anche per motivi finanziari, ma al giocatore essersi sentito sul mercato non è aff atto piaciuto: l’Inter ha sempre negato che fosse in atto qualche discorso con il Barcellona ma, al di là delle dichiarazioni di facciatachi vive quotidianamente la realtà di Appiano ha chiaramente percepito come Brozovic, da giocatore assolutamente indispensabile e insostituibile, abbia mutato il suo status in co-titolare potenzialmente sacrificabile nel caso in cui arrivi un’offerta ritenuta congrua (ovvero 35-40 milioni, cifre in ogni caso importanti per un trentenne). Al di là di quelle che possono essere state le frizioni tra il giocatore e i dirigenti, c’è anche una ragione squisitamente tecnica che rende Brozovic non piùimprescindibile: nel suo ruolo si è consacrato Calhanoglu (che, come ai tempi per l’Epic, ha risolto i suoi problemi di discontinuità proprio grazie alla nuova posizione che lo tiene costantemente sul pezzo) e può giocare pure Kristjan Asllani. Anche i sassi sanno poi che l’Inter dovrà vendere un big entro il 30 giugno e il clamoroso calo di rendimento di Denzel Dumfries ha fatto sì che prendesse sempre più corpo l’idea di mollare Brozovic. Il quale però non potrà essere certamente trattato da “pacco postale”: il croato ha ancora bene in mente quanto sia stato insistente il corteggiamento dell’Inter per convincerlo a rinnovare fi no al 2026 e questo peserà anche in un’eventuale trattativa per la sua cessione. Un problema in più per Marotta e Ausilio considerato che questo restringe di molto il mazzo delle possibili pretendenti ed esclude molte destinazioni in Premier, campionato dove tutte le squadre potrebbero permettersi un Brozovic.

Il sostituto di Brozovic

Per riempire la casella lasciata libera dal croato, non si punterà su un regista (bastano e avanzano Calhanoglu e Asllani), ma su una mezzala muscolare. Il preferito - pure qui nessun segreto - è Franck Kessie, che però guadagna 7 milioni con i bonus. Per Yunus Musah il Valencia spara alto mentre potrebbe essere decisamente più semplice strappare Emre Can al Borussia Dortmund in virtù di un contratto in scadenza nel 2024. E il fatto che Marotta l’abbia già avuto alla Juventus è un buon motivo per mantenere le antenne dritte.

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