Inter, Pereyra a zero dall'Udinese: Marotta si muove

Nonostante le smentite, i nerazzurri lavorano sotto traccia per l’argentino. Anche in ottica di un mercato low cost, senza quarto posto
Inter, Pereyra a zero dall'Udinese: Marotta si muove© /Agenzia Aldo Liverani Sas

Nei colloqui per il rinnovo di Stefan De Vrij è riemerso con prepotenza il nome di Roberto Pereyra, pure lui nella scuderia di Federico Pastorello. E stavolta ci sarebbe stata una prima apertura da parte dell’Inter. Nei mesi scorsi, ogni qual volta l’argentino era stato accostato al club nerazzurro, erano sempre piovute smentite. Ora gli orizzonti sarebbero cambiati anche per la realpolitik che porta a pensare a un mercato senza i proventi garantiti dalla Champions che verrà. Perché la straordinaria cavalcata di Simone Inzaghi in Europa ha sì risolto in buona parte i problemi legati al bilancio in scadenza al 30 giugno, tuttavia - nel caso in cui non dovesse essere centrato l’obiettivo 4° posto - le risorse mancanti andranno giocoforza trovate dal mercato in uscita e da un rigido ridimensionamento del monte ingaggi (non a caso, pure gli accordi per i rinnovi già raggiunti, saranno uffi cializzati soltanto nel mese di maggio, a questo punto dopo i due euroderby). Nell’ottica di mantenere alta la competitività dell’organico sarà obbligatorio attingere al mercato degli svincolati, da qui il rinnovato interesse per Pereyra che - quasi superfl uo sottolinearlo - ha ben altri costi rispetto a Frattesi, su cui c’è la Juve e sul cui cartellino il Sassuolo ha posto un prezzo di 40 milioni. L’argentino ha un passato alla Juve - ha vinto un paio di scudetti, altrettante Coppe Italia e una Supercoppa con Marotta amministratore delegato - e questo, unito alla sua duttilità (nell’Inter, dovesse rimanere Inzaghi, farebbe la mezzala, ma può giocare pure seconda punta o trequartista) ricorda il profilo di Henrikh Mkhitaryan, promosso presto a “titolarissimo” nella prima stagione nerazzurra.

Brozovic in uscita

In mezzo al campo si libereranno due slot: il primo legato a Roberto Gagliardini (che non rinnoverà il contratto in scadenza perché vuole un club che gli dia più minutaggio in campo), il secondo a Marcelo Brozovic considerato non più incedibile dopo l’esplosione in regia di Hakan Calhanoglu (nel ruolo l’Inter ha pure Kristjan Asllani destinato a diventare sempre più centrale nel progetto). L’interessamento del Barcellona, che a sua volta perderà Busquets, è sempre vivo e, per sostituire quello che è stato un pilastro dell’Inter in questi anniservirà - pure in caso di mancato ingresso in Champions - un giocatore da grande squadra. E Pereyra corrisponde in pieno all’identikit. Per questo motivo l’Inter ha ripreso in mano la pratica: questo non vuol dire che si arriverà alla fumata bianca - molto, come sottolineato, dipenderà dalla posizione finale in campionato anche perché il preferito è Frattesi (Beppe Riso, suo procuratore, qualche giorno fa è stato “pizzicato” in sede”) - però l’argentino, in uscita a zero dall’Udinese, è molto più che un Piano B, anche in ottica Europa League, competizione che l’Inter avrà l’obbligo di aff rontare per arrivare in fondo. E, per reggere l’alternanza campionato-Coppa al giovedì servirà una rosa magari con qualche stella in meno, ma sicuramente molto profonda nelle alternative.

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