Il mercato dell’Inter, una volta sistemati Agoumé e Carboni, è in surplace. Obiettivo è aspettare che arrivi il tempo dei saldi e delle occasioni, quando solitamente - dopo il 20 agosto - si aprono opportunità non immaginabili (tra queste c’è pure Federico Chiesa, qualora continui a essere un problema per la Juventus trovargli squadra). Al netto dell’arrivo di un big, i pensieri di Piero Ausilio e Dario Baccin sono rivolti più al vice-Bastoni (un giovane, con Yarek Gasiorowski in cima ai sogni) che sulla quinta punta, argomento invece più caldo nei pensieri di Simone Inzaghi, visto che come braccetto di sinistra può già contare su più soluzioni in rosa. Certo è che tutto sarà più chiaro nel caso in cui oltre a Correa, dovesse uscire pure Arnautovic, liberando uno slot in attacco dove obiettivo dell’allenatore resta sempre quello di avere un giocatore capace di saltare l’uomo e, all’occorrenza, di permettere all’Inter di passare al 3-4-1-2.
Laboratorio Appiano
In attesa di capire cosa riserverà la volata finale del mercato, Inzaghi e il suo staff stanno utilizzando il tempo in allenamento per studiare nuove soluzioni. Già si è detto di Bisseck provato con continuità sul centro-sinistra e ormai pronto al lancio in amichevole. Possibile vederlo lì già nel test di questa sera contro gli arabi dell’Al-Ittihad oppure nell’amichevole di Londra contro il Chelsea in programma domenica e destinata a diventare, per la sua collocazione e per il prestigio dell’avversario, come la vera, grande prova generale in vista dell’esordio a Marassi contro il Genoa. A Stamford Bridge si rivedrà per la prima volta nell’estate nerazzurra la “supercoppia” composta da Lautaro Martinez e Marcus Thuram (ieri si sono ritrovati alla Pinetina dopo che il capitano ha fatto il rientro alla base con due giorni d’anticipo rispetto a quanto programmato), ma i problemi - come certificano gli infortuni di Taremi e Arnautovic - sono alle spalle dei due. Per questo motivo, anche se l’idea non ha mai fatto impazzire Inzaghi (l’armeno, insieme a Calhanoglu, è un fenomeno nel dettare i ritmi a centrocampo), Henrikh Mkhitaryan verrà reinventato come seconda punta. Questo, alla luce pure dell’infortunio di Zielinski, porterà Frattesi ad avere, almeno nella tranche agostana di stagione, una nuova centralità. Il tutto nella speranza di recuperare Taremi, come tutto fa pensare, per l’esordio casalingo contro il Lecce, quando l’iraniano dovrebbe garantire già una mezz’ora in campo.
Inizio tortuoso ed il rinnovo di Dumfries
Certo è che Inzaghi immaginava ben altro avvicinamento a un campionato che propone un menù alquanto complicato nelle prime tre giornate con la trasferta a Marassi (dove l’Inter non ha vinto neppure nella cavalcata scudetto) e il big match a San Siro con l’Atalanta inframezzati dalla gara con il Lecce, sempre al Meazza. In giorni non esattamente pregni di buone notizie per Inzaghi, l’allenatore ha registrato i confortanti progressi fatti sul rinnovo di Denzel Dumfries. Ausilio ha incontrato i rappresentanti della Wasserman che hanno confermato la volontà di rinnovare da parte dell’olandese. Va però ancora trovato un punto di incontro sulle cifre del nuovo contratto (da 4 milioni a stagione) e i relativi bonus presenti nell’accordo. La volontà di proseguire insieme c’è e questo è l’importante.