Juve, casting di Natale per l'attacco: tutti i nomi pronti per Allegri

Rangnick contro l’agente di Martial: via la punta, ma c’è il Siviglia. Cercasi cannoniere: Icardi vuole giocare di più, il Psg ora frena
Juve, casting di Natale per l'attacco: tutti i nomi pronti per Allegri

A Natale tutti dicono di essere più buoni, ma il denaro è denaro e non si possono fare sconti su cartellini e ingaggi solo per il clima di festa circostante. Vale per la Juventus, alla ricerca - se non disperata, di sicuro impellente - di un attaccante e con il bisogno di liberarsi di giocatori fuori dal giro, vale per le società destinate a confrontarsi ancora a lungo con il club della Continassa. Gli incroci nel mercato sono inevitabili. Ecco perché, a meno che il Siviglia non sorpassi tutti siglando un accordo con il Manchester United dopo aver sostanzialmente convinto Anthony Martial, il nome della Juve accostato a quello del francese classe ’95 non deve suonare strano. È pur vero che il ragazzo percepisce dai Red Devils un ingaggio da 12 milioni di sterline, oltre 14 milioni di euro a stagione, ma in questi casi in cui la voglia di fuga è determinante si può stringere un patto intelligente sullo stipendio. Altri due elementi da considerare. Il primo: il manager Rangnick, nelle mani del quale è affidato il futuro dello United, non ha feeling con l’agente di Martial («Quello che dice non mi interessa», l’ha battezzato così) e il “gegenpressing” di cui è considerato il maestro, l’ex allenatore del Lipsia lo sta applicando al contrario su Martial: altro che marcatura asfissiante sul calciatore affinché magari rimanga, è il contrario. Il secondo: anche il Siviglia prenderebbe la punta in prestito con diritto di riscatto, non a titolo definitivo, come la Juventus.

A Torino, nel frattempo, non mollano la pista del francese, ma prendono tempo perché desiderebbero regalare ad Allegri una prima punta vera. Martial ha giocato anche lì, ma non è quello il suo mestiere, tanto che da una stagione e mezza non segna più come prima (8 gol), complice pure la rottura parziale del legamento del ginocchio che l’ha tenuto ai box dalla fine di marzo ai primi di agosto. L’ex Monaco è stato proposto ai bianconeri che, per ora, non accelerano.

Cavani, rispetto a Martial, è un cannoniere seriale pur essendo un ’87 e con Corinthians e Barcellona alla finestra. Il Matador è in scadenza di contratto e guadagna intorno ai 12 milioni di euro al cambio attuale. Convincerlo a firmare un accordo a cifre ridotte non sarebbe semplice a meno di non proporgli un progetto a gioco lungo: la Juve in questo senso ha altri piani. Cavani e Icardi hanno condiviso una stagione (2019-20) al Paris Saint-Germain, ma lo sbarco di stelle su stelle nella Ville Lumière ha convinto il primo ad andar via da svincolato e il secondo ci sta pensando. Gli ultimi due gol segnati in quattro giorni non hanno cambiato il pensiero dell’ex interista: nel Psg vuole giocare di più e farsi spazio tra Messi, Mbappé e compagnia di showmen non è facile. Il problema è convincere Maurito, amico di Dybala, ad accettare un prestito semestrale con l’ingaggio di 10 milioni da ridiscutere. Dal canto suo il dt Leonardo (cui piace sempre Arthur), “travestito” da Pochettino, per ora si tiene stretto Icardi. Detto che anche Aubameyang (anni 32), in rotta con l’Arsenal, si sta offrendo in giro (ma chi prenderebbe un centravanti che al suo arrivo saluterebbe di nuovo la compagnia per gli impegni con il Gabon in Coppa d’Africa?), i piani bianconeri sono chiarissimi: un attaccante subito per dare manforte a Dybala e Morata, un centravanti per l’estate. Tale Dusan Vlahovic da Belgrado: 21 anni, un contratto con la Fiorentina fino al 2023 e che sarà archiviato per mancato rinnovo, un futuro tra Juve, Tottenham, Manchester City, Atletico Madrid, Borussia Dortmund. Allegri attende fiducioso.

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