Juve, Icardi è in pressing ma sulla formula si tratta a oltranza

L’argentino ha capito che non avrà spazio in un attacco ricco di troppe stelle: ecco perché spinge per una soluzione. Psg per ora irremovibile: se Maurito parte, lo farà solamente a titolo definitivo
Juve, Icardi è in pressing ma sulla formula si tratta a oltranza© EPA

TORINO - Se n’è andato un altro giorno e Mauro Icardi non ha smesso di osservare cosa accade intorno a sé. Succede, per esempio, che ai piedi della Tour Eiffel non ci siano tifosi del Psg pronti a incatenarsi pur di trattenere l’argentino. E anche negli uffici del club, ai piani che contano, dove si disegnano le strategie in chiave mercato, non esiste un veto a prescindere dinanzi all’ipotesi che l’ex interista faccia le valigie. Ma l’opzione troverebbe concretezza solamente alle condizioni poste dai francesi. Maurito allora che fa? S’informa su chi lo vuole e siccome in prima fila ci sarebbe anche la Juventus, ecco che un sorriso solca il suo volto e s’incunea fra un tatuaggio e l’altro. Sì, il bomber è allettato dalla prospettiva di giocare in una squadra in cui avrebbe la possibilità di tornare il cannoniere che in Italia ha spopolato con la maglia nerazzurra prima che il capitano di allora mollasse la fascia e i rapporti si guastassero irrimediabilmente.

Le condizioni, appunto. È lo scoglio sul quale, per il momento, s’infrangono le speranze dei tifosi juventini, che non vedono l’ora di rivedere in rosa un bomber conclamato, e di Icardi in persona. Quel prestito con obbligo di riscatto che è formula imprescindibile per il dt Leonardo e i suoi collaboratori, a loro volta ancora segretamente interessati ad Arthur il cui status, peraltro, potrebbe cambiare: chi l’ha detto che il brasiliano lascerà sicuramente Torino? Anche l’ex Barcellona potrebbe far parte di quel 99% pronosticato da Massimiliano Allegri quando di recente si riferiva alle conferme dopo il mercato di gennaio. Tornando a Maurito: la Juventus resta ferma sulle sue posizioni, volte alla proposta di un prestito semestrale, eventualmente con un diritto di riscatto subordinato a determinate condizioni, ma sull’obbligo non si tratta. Finché sarà così è dura immaginare un trasferimento di Icardi in bianconero e in fondo le ragioni del Paris sono comprensibili: non si può non proteggere l’investimento da 50 milioni più bonus, sostenuto un anno e mezzo fa, e con un problema che giugno si ripresenterebbe, senza contare che pure Icardi non avrebbe tutta questa voglia di fare da “pacco postale” in attesa degli eventi.

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