La Juve non segnava così poco da più di 20 anni: i numeri spietati, la volontà di Allegri

Il tecnico dei bianconeri spera in una prima punta a gennaio. Ma in questa finestra di calciomercato la Juve non vuole impegnare capitali o impegnarsi in accordi pluriennali con stipendi molto alti
La Juve non segnava così poco da più di 20 anni: i numeri spietati, la volontà di Allegri© Marco Canoniero

La Juventus è incastrata fra due certezze: da una parte i numeri che inchiodano in cima alle priorità l’arrivo di una punta centrale, dall’altra l’insindacabile volontà di non impegnarsi economicamente oltre a un prestito per ingaggiarla. Non segna così pochi gol (28 in 20 giornate) dal 1999-2000, la prima vera stagione di Carlo Ancelotti in panchina, con un Del Piero in crisi post infortunio. In totale controtendenza con una campionato che viaggia su medie da record assoluto quanto a reti realizzate. Nonostante una fase difensiva che garantisce una certa impermeabilità alla squadra, la cronica crisi del gol sta condizionando in modo pesante il campionato della Juventus, ora in una posizione molto a rischio per il raggiungimento del quarto posto e, quindi, della qualificazione alla prossima Champions League. Il che dovrebbe innescare tutti gli allarmi sul pannello di controllo bianconero, perché saltare la Champions significa rinunciare a qualcosa come ottanta milioni più un’altra dozzina di indotto, una cifra della quale la Juventus può fare a meno solo a patto di enormi sacrifici tecnici che, inevitabilmente, bloccherebbero il piano di sviluppo e il miglioramento della competitività della squadra. Tutto questo è chiarissimo ai vertici della Juventus, da Agnelli a Nedved, da Arrivabene a Cherubini. Ma altrettanto chiara è la situazione economico-finanziaria che ha portato al varo di un aumento di capitale da 400 milioni, per più due terzi necessari a mettere in sicurezza i conti e legati a un piano di sviluppo che ha linee precise anche per il mercato, dove i dirigenti devono essere molto prudenti e preferire giocatori giovani, con stipendi sostenibili e con buone prospettiva di crescita, anche del loro valore economico.

Ecco perché in questa finestra di calciomercato la Juventus non vuole impegnare capitali o impegnarsi in accordi pluriennali con stipendi molto alti. L’ingaggio di un attaccante è un agenda per l’estate e il suo profilo porta a giocatori come Dusan Vlahovic o Gianluca Scamacca, due giocatori che è difficile si spostino a gennaio (almeno allo stato attuale delle cose): giovani e di grandi prospettive, ma che hanno già dimostrato di poter aspirare a una grande. Ma se la Juventus dovesse ingaggiare Mauro Icardi ora, sottoscrivendo un accordo con il PSG nel quale fosse previsto un qualche obbligo di riscatto o qualche altro onere, potrebbe avere meno libertà di movimento in estate.

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