Rugani e De Sciglio: Juve, la rinascita degli umili

I due difensori stanno ripagando la fiducia ricevuta da Allegri a suon di prestazioni e ora sfidano tutti i pregiudizi
Rugani e De Sciglio: Juve, la rinascita degli umili© Juventus FC via Getty Images

Ci sono Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci campioni d’Europa in carica in Azzurro. E c’è Matthijs De Ligt: Golden Boy bianconero strappato a suon di offerte, ingaggi e oneri accessori al Barcellona; trattasi del giocatore più pagato dell’organico a disposizione di Massimiliano Allegri. È questo trio d’eccellenza, solitamente, che catalizza l’attenzione. Epperò, nel momento più difficile della stagione (un avvio di 2022 che avrebbe potuto porre fine a qualsivoglia ambizione di ridare un senso a questo campionato) ecco che ti spunta un Daniele Rugani nel ruolo di protagonista, là dietro. Una certezza. Al punto che nonostante l’infortunio di uno, l’acciacco dell’altro, l’indisponibilità dell’altro ancora... Beh, nonostante tutto questo, il difensore lucchese in 6 partite consecutive disputate da titolare non ha fatto sentire l’assenza di nessuno. Anzi: ha fatto la sua parte esattamente così come la doveva fare e fors’anche di più sfornando prestazioni decisamente all’altezza, come quella di domenica a San Siro. Spiccano il salvataggio nel finale di Roma-Juventus e addirittura un gol, quello segnato contro la Sampdoria per il momentaneo 2-0 (l’ultima sua rete in bianconero risaliva al 2 febbraio 2019). (...).

Rugani, insomma, ha dimostrato che alla Juventus ci può stare eccome non necessariamente e non solo come quarta riserva da schierare una tantum in casi di emergenza se proprio tutti gli altri sono indisponibili. Non è un caso che Allegri - ormai è diventata un’abitudine - si sia sperticato in lodi dopo la gara contro il Milan: «Ha fatto una partita straordinaria, da difensore vero. Ha messo i piedi dove era difficile metterli. È un ragazzo che merita». Proprio Allegri in estate si era speso parecchio affinché la Juventus trattenesse alla base Rugani dopo il rientro dal prestito al Cagliari. Non aveva tutti i torti, Allegri, dunque. Così come non aveva torto a voler trattenere anche un altro bianconero al rientro da prestito: Mattia De Sciglio. Pure lui la sua parte la sta facendo eccome, basti citare la rete segnata alla Roma come coronamento di una scalata alle gerarchie che il terzino sta portando avanti a modo suo: con umiltà, con impegno e abnegazione.

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