
Meno di tre settimane fa, l’idea di vedere Dusan Vlahovic esordire contro il Verona con la maglia bianconera numero sette era considerata irreale dalla dirigenza bianconera. [...]
Ma il mercato cambia in modo spesso imprevedibile e, poco dopo la metà del mese, circolano con insistenza sospetta i tentativi di alcuni club inglesi per ingaggiare Vlahovic a gennaio. Fin qui niente di particolarmente sconvolgente. Quello che ha infiammato il gennaio bianconero è stato rendersi conto che la Fiorentina e gli agenti del giocatore trattavano. La Viola, cioè, aveva aperto alla cessione subito. Questo cambiava tutto, ma lo faceva a una dozzina di giorni dalla fine del mercato. Sufficienti per prendere Vlahovic? Sì, se ci si muove con decisione, compattezza e coordinazione. Così la Juventus ha scoperto che la nuova squadra dirigenziale è già affiatata: Federico Cherubini ha messo sul tavolo l’opportunità; Maurizio Arrivabene si è mosso, con una certa determinazione, per sbloccare le eventuali resistenze della Fiorentina alla cessione del bomber proprio all’odiata Juventus. Così, ottenuto il via libera, è sceso in campo Cherubini e con la sua squadra ha tessuto la trattativa con la Fiorentina e con gli agenti del giocatore. La prima abbastanza rapida, perché l’accordo è stato trovato senza particolari intoppi e non è cambiato nel corso dei giorni; la seconda un po’ più complessa, anche per le commissioni, che avevano già complicato le trattative fra il giocatore e la Fiorentina. Ma alla fine una quadra è stata trovata in tempo utile anche con il giocatore e il clamoroso affare di mercato è stato chiuso in un lasso di tempo di poco superiore a una settimana.
Non senza qualche brivido negli ultimi giorni, quando si è inserito il Tottenham di Fabio Paratici. L’ex ds bianconero aveva in programma un assalto estivo al bomber, ma anche lui è stato colto di sorpresa dalla disponibilità della Fiorentina a una cessione invernale, così ha provato il colpo rilanciando in modo consistente. E per un attimo gli agenti di Vlahovic hanno traballato, perché il valore dell’offerta era tentatore. Ha prevalso il desiderio del bomber di andare alla Juventus, senza cambiare nazione e campionato, sempre un rischio nel processo di crescita. E domani esordirà allo Stadium, una ventina di giorni dopo che la sola idea avrebbe fatto sorridere molti nella palazzina della Continassa.