© Getty ImagesA Massimiliano Allegri piacciono alti e grossi, un po’ come Dusan Vlahovic e Denis Zakaria. Ogni regola, però, ha le proprie eccezioni. Giacomo Raspadori - 172 cm per 69 kg di qualità purissima - rientra in questa categoria. Non avrà un fisico da buttafuori, il 21enne attaccante del Sassuolo, ma al pallone dà del tu tanto con il destro quanto con il sinistro. E dove non arriva con i piedi, fa la differenza con la testa. Un po’ Agüero e un po’ Mertens per colpi e tipologia di punta. Molto Chiellini per applicazione, mentalità e atteggiamenti. Quando non è in campo, Giacomo è sui libri.
Giovani d'oro
La carriera del talento emiliano è appena decollata, con tanto di trionfo all’Europeo con l’Italia del ct Roberto Mancini, ma Raspadori si sta già costruendo anche un post grazie agli studi in Scienze Motorie. Tutti motivi che, abbinati ai numeri che il bolognese sta mostrando con il club della Mapei (25 presenze, 7 gol e 4 assist), spiegano bene perché la Juventus e Allegri farebbero volontieri una deroga alla passione per i corazzieri. Raspadori piace per diversi motivi. Le ragioni tecniche s’intrecciano a quelle umane. Non è facile trovare ventenni con la testa da trentenni. Alla Continassa, dopo esserci riusciti con i vari De Ligt, Chiesa, Locatelli, Vlahovic... ci hanno preso gusto. Raspadori è ben inserito nel gruppo bianconero dell’Italia di Mancini: non un dettaglio per una Juventus che, nel limite del possibile e delle possibilità, vorrebbe dare una ulteriore spruzzata d’azzurro a uno spogliatoio che prima o poi dovrà salutare anche due senatori come Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci. Tra il dire e il fare, c’è di mezzo il Sassuolo. I rapporti con i bianconeri sono ottimi, però la società della Mapei è una bottega sempre più cara e alla Continassa lo hanno capito perfettamente la scorsa estate durante la maratona per assicurarsi Manuel Locatelli (...)
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