TORINO - "Sono un italiano vero", cantava ieri Matthijs De Ligt in auto assieme alla fidanzata AnneKee Molenaar. Ma l’olandese è soprattutto - e sempre di più - uno juventino vero. Quello per la Juventus e per Torino è stato un colpo di fulmine: dal trionfo al Golden Boy 2018 di Tuttosport al maxi trasferimento dell’estate successiva (2019), quando passò dall’Ajax alla Juventus per 75 milioni di euro. La crescita del 22enne di Amsterdam è stata esponenziale, in linea con le aspettative. Una certezza in campo e un leader nello spogliatoio, sempre pronto a metterci la faccia anche a fine partita. La Juventus è molto soddisfatta del centrale oranje e Matthijs si trova a meraviglia in bianconero, tanto che rimarrebbe volentieri ancora per un po’ alla corte di Massimiliano Allegri. L’ex Ajax non diventerà una bandiera del club - ma questo si immaginava fin dal primo giorno - però un suo divorzio imminente non è ancora così scontato come potrebbe sembrare.
Juve e De Ligt, il mercato dei sostituti
La clausola da 120 milioni entrerà in vigore a giugno. La possibilità che Chelsea, Paris Saint-Germain, Bayern Monaco o Barcellona provino l’affondo con un’offerta più bassa, comunque irrinunciabile, esiste. Per tutti questi motivi alla Continassa da un lato si godono il presente di De Ligt, ma dall’altro si preparano a qualsiasi eventualità. In caso di divorzio dal numero 4, c’è già una lista di sostituti preferiti. Dal granata Bremer (c’è anche l’Inter) a un altro difensore scuola Ajax: quel Botman (Lille) sul quale attualmente c’è il Milan in pole position. L’addio di De Ligt sarebbe il classico sacrificio tecnico in nome di un maggior margine di manovra economico sul mercato. Già, più soldi per la ricerca dell’erede da aggiungere a Federico Gatti, già acquistato dal Frosinone per giugno, e per l’assalto al pallino romanista Nicolò Zaniolo.
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