Sarà mica un caso: per un Paulo Dybala stancamente trascinato a pochi mesi dalla scadenza del contratto fino al colpo di scena del “cucù l’offerta non c’è più”, ecco un Matthijs De Ligt sul quale la Juventus va in pressing con tempismo disarmante per chiunque voglia provare a giocare brutti scherzi. Questione di valutazioni, di scelte, di priorità. Di dati e presenze, forse, oltre che di anagrafica. Fatto sta, comunque, che il vicepresidente Pavel Nedved, l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene, il responsabile del mercato Federico Cherubini concordano sul fatto che De Ligt sia un patrimonio della società e che tale debba restare per più tempo possibile. […] La recente visita a Torino della avvocatessa Raffaela Pimenta (che ha raccolto la gestione della scuderia Raiola dopo la morte del noto agente) oltre che per parlare di Paul Pogba è tornata utile per gettare le basi circa il rinnovo di De Ligt.
La Juventus ha appunto proposto altri due anni di contratto alle stesse cifre che il difensore percepisce attualmente: 12 milioni con bonus. Di contro, però, secondo il classico gioco delle parti - ché qualcosa ottieni, ma qualcosa devi pur concedere - la Juventus è pronta a limare un po’ la clausola di rescissione. Attualmente è fissata a quota 120 milioni (come se non ci fosse, in sostanza). Banalizzando al massimo. De Ligt dice: tranquilla cara Juve, non ti porto con l’acqua alla gola tra un anno, cioè con l’ansia che possa minacciare di andarmene a condizioni sconvenienti; di contro, se mai dovesse arrivare una ragionevole offerta da un altro top club, concedimi di valutare liberamente il daffarsi. […] Per un difensore, del resto, l’idea di prendere completamente il posto di un mostro sacro come Giorgio Chiellini in quella squadra che resterà nella storia come quella della B+BBC (Buffon + Barzagli, Bonucci e Chiellini) non è roba da poco.