La Juve marca stretto Pogba: altro appuntamento per chiudere e anticipare Zidane

La dirigenza bianconera è molto fiduciosa sulla chiusura ma l’affare Mbappé insegna che il Psg non va sottovalutato: e se Zizou andasse a Parigi il Polpo sarebbe la prima richiesta
La Juve marca stretto Pogba: altro appuntamento per chiudere e anticipare Zidane© Getty Images

TORINO - Quanto accaduto con Kylian Mbappé, il cui passaggio da svincolato al Real Madrid in questa sessione di mercato pareva scritto da un anno ed è invece saltato in virtù del ricchissimo rinnovo con il Paris Saint-Germain annunciato domenica, è un monito da non sottovalutare. Il Psg ha subìto sul campo due delle rimonte più clamorose della storia della Champions League - quest’anno agli ottavi proprio con il Real, dopo aver vinto 1-0 a Parigi ed essere stato in vantaggio 1-0 al Bernabeu fino a mezzora dalla fine, e più che mai nel 2017, travolto 6-1 a Barcellona dopo aver vinto 4-0 a Parigi -, ma sul mercato può rimontare qualsiasi svantaggio.

Questione di feeling

Alla Juventus lo sanno e proprio per questo i dirigenti bianconeri non perdono la concentrazione sull’operazione Paul Pogba, per quanto la chiusura felice sembri a portata di mano e per quanta fiducia nutrano nella possibilità di ufficializzare a breve il ritorno in bianconero del campione del mondo francese. Una fiducia cresciuta molto dopo i contatti della scorsa settimana con l’avvocato Rafaela Pimenta, socia di Mino Raiola e numero 1 dell’agenzia dopo la scomparsa dell’agente italo-olandese, e dopo i colloqui tra Pavel Nedved e lo stesso Pogba. Colloqui che hanno lasciato il Polpo sempre più convinto di tornare alla Juventus, pur sapendo che guadagnerebbe meno dei 13 milioni più bonus che percepiva al Manchester United e che il Paris Saint-Germain potrebbe confermargli. A 29 anni Pogba guarda prima di tutto all’aspetto sportivo e, dopo essere rimasto scottato dal ritorno a Manchester, dove in sei stagioni ha vinto solo una Coppa di Lega e un’Europa League e ha visto il rapporto con il mondo United andare in crisi ben presto, cerca un ambiente dove potersi esprimere al meglio. Alla Juventus sarebbe sicuro di trovarlo: con la società il feeling è rimasto forte, i tifosi lo adorano e non hanno mai smesso di sognare il suo ritorno, nello spogliatoio ha ancora amici veri (Juan Cuadrado in primis) e con Massimiliano Allegri ha sempre avuto perfetta sintonia tecnica e umana.

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