© www.imagephotoagency.itTORINO - Il saluto al Manchester United, che lo prese in braccio quand’era un bambino e poi lo mandò via e poi lo riportò a casa e adesso lo lascia nuovamente andare, è ufficiale e ieri i video diffusi dal club inglese hanno certificato la seconda dipartita. Paul Pogba, il futuro di Paul Pogba, non ha più niente a che vedere con i Red Devils ai quali, evidentemente, “piace” perdere un giocatore vero rimettendoci pure. Come spiegare altrimenti il fatto che lo United abbia speso zero nel 2009 per avere il Polpo dalla cantera del Le Havre per poi cederlo tre anni dopo alla Juventus che pagò 1,2 milioni come premio di formazione, mentre gli inglesi lo riacquistarono nel 2016 per un’operazione da 105 milioni più 5 di bonus e ora vedono il centrocampista pronto a ricominciare una nuova vita da svincolato? Problemi degli altri, non della società bianconera che in questi giorni vorrà sistemare i dettagli relativi al nuovo stipendio del francese: dai 13 milioni netti di base, Paul scenderà a quota 7,5-8 annuali per un contratto fino al 2025. A meno che...
Pogba pronto a una nuova avventura
A meno che il Paris Saint-Germain, non offra l’impossibile, con Pogba pronto a “tradire” la fiducia che in lui ripone un intero popolo in fervente attesa dell’annuncio. Alla Continassa regna fiducia dopo l’ultimo faccia a faccia con l’avvocato Rafaela Pimenta, ma nel mercato non è mai detta l’ultima parola. Di sicuro la dirigenza bianconera e l’entourage del Polpo hanno contatti quotidiani. Paul, che non ha mai dimenticato la Juve, ha dato da tempo la propria disponibilità a tornare con ingaggio ridotto per tutta una serie di motivi, il primo dei quali risiede nella figura di Massimiliano Allegri che lo metterà al centro del suo progetto. [...]Chi conosce il Polpo sa che non vede l’ora di voltare pagina. La Juve è convinta di aver fatto tutto il necessario per convincerlo, il Psg sembra defilarsi, il Real Madrid pare che abbia altri obiettivi. E i tifosi juventini scalpitano. Pogback? Sì, forse ci siamo.