Perché Pogba e Di Maria faranno la differenza

Pogba e Di Maria faranno la differenza nella Juventus della prossima stagione? Non giriamoci troppo intorno, la domanda è lecita, perché il primo viene da un paio di stagioni opache (anche fisicamente), il secondo è arrivato con la singolare formula del contratto annuale e il progetto di andare a chiudere la carriera in Argentina non appena finisce la stagione. Dubitare, tuttavia, non può derubricare un fatto fondamentale: si tratta di due autentici fuoriclasse.

Paul Pogba non ha disimparato a giocare nel grigiore di Manchester, ma ha perso le motivazioni. Sì, a Old Trafford non ha scintillato come speravano dopo averlo pagato cento milioni, ma non si può dimenticare il Mondiale vinto da trascinatore della Francia quattro anni fa, dimostrazione di un carattere e una leadership di cui la Juventus ha estremamente bisogno. Era chiaro a tutti che allo United aveva perso le motivazioni. La Juventus ha tutto per restituirgliele, a partire da un allenatore amico, con il quale c’è un legame umano fondamentale per Pogba. L’errore, forse, è aspettarsi l’esplosione di muscoli, fantasia e imprevedibilità del giovane Pogba, quello che ha lasciato Torino nel 2016. Oggi è un giocatore più maturo, con qualche caratteristica diversa, ma sempre utilissime alla Juventus che cerca centrocampisti in grado di verticalizzare il gioco, ma anche di buttarsi in area a concludere. Anche nella peggiore delle ipotesi, ovvero con il Pogba dell’ultimo anno, la Juventus avrebbe fatto un grande affare. Primo: il cartellino è gratis. Secondo: l’impatto fisico e tecnico del francese nell’attuale campionato italiano può essere comunque devastante.

Angel Di Maria è un giocatore dal curriculum mostruoso, un vincente naturale, un giocatore dotato di una tale tecnica da poter fare comunque la differenza in una Serie A che, purtroppo, va impoverendosi di anno in anno sotto il profilo della tecnica personale. Anche per lui vale il discorso su livello del campionato italiano, nobilitato da questi due sbarchi. Certo, la domandina rimbalza: avrà voglia di giocare o ha strappato l’ultimo, oneroso, contratto della sua vita in Europa? È un campione, quindi è quel tipo di atleta che vuole evitare le brutte figure, sempre e comunque. Se fosse quello del Real Madrid, per tifosi della Juventus il Natale inizierebbe a Ferragosto e finirebbe a maggio, ma anche solo l’ultimo Di Maria del Paris Saint Germain, in combinata con Vlahovic, potrebbe essere ampiamente sufficiente per lottare, non senza vantaggi, in chiave scudetto. Ovvio, la Juventus non può finire qui e non finirà qui. La cessione di De Ligt innescherà una seconda parte del mercato che si annuncia altrettanto scoppiettante. E ieri, le centinaia di tifosi che hanno sfidato il caldo per salutare i primi due acquisti, lo hanno capito benissimo: i bianconeri vogliono tornare a vincere. E hanno una certa fretta.

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