Juve, Zaniolo a fuoco lento: Cherubini al lavoro

L’azzurro spera in un via libera rapido, ma potrebbe servire del tempo. I giallorossi sono sempre freddi sulle contropartite: Arthur sullo sfondo
Juve, Zaniolo a fuoco lento: Cherubini al lavoro© canoniero

TORINO - Lontani a livello geografico, ma sempre vicini. La Juventus è a Torino, in attesa della tournée negli Usa della prossima settimana, mentre Nicolò Zaniolo prosegue il ritiro in Portogallo con la Roma. E, a meno di svolte improvvise, l’azzurro non interromperà la preparazione in Algarve per trasferirsi in bianconero. Zaniolo resta in vetta ai pensieri della Juventus, che dopo Angel Di Maria vuole regalare nuovi rinforzi offensivi a Massimiliano Allegri (sempre viva anche la pista Arnautovic), però la trattativa con la Roma sta proseguendo a fuoco lento. L’incontro delle scorse settimane a Milano tra il ds Federico Cherubini e il gm Tiago Pinto ha aperto ufficialmente i discorsi, però la distanza resiste. A Trigoria vogliono evitare la via delle contropartite, ma per arrivare ai 50 milioni richiesti sono disponibili ad accettare un prestito oneroso (10 milioni) con riscatto obbligatorio a partire dal 2023 (30-40 milioni più bonus). Alla Continassa, in attesa di sbloccare qualche uscita, hanno rilanciato con uno scambio di prestiti tra Zaniolo e uno tra Arthur e Zakaria.

Ancora in gol

Non c’è accordo tra club e così Nicolò continua a sudare con la Roma. Ieri l’azzuro è stato il primo a salire sul pullman per andare agli allenamenti, l’ultimo a lasciare il campo dopo un colloquio con Lorenzo Pellegrini, in mezzo una tripletta. Al rumore per le notizie della tribuna con il Trastevere e dell’allenamento saltato prima della partenza per l’Algarve, fanno eco il gol al Sunderland e la tripletta nella partitella in famiglia di ieri. Difficile dunque districarsi nei pensieri del 22 giallorosso, ci ha provato però Pellegrini al termine dell’allenamento mattutino, fermandosi con Nicolò in mezzo al campo d'allenamento per una buona mezz'ora. Un fitto colloquio dove inevitabilmente si è affrontato anche il momento delicato che Zaniolo sta attraversando.

Consigli da compagno di squadra, ma soprattutto da capitano perché l’umore dell’attaccante della Roma di questi giorni sembrava tutt’altro che sereno. Quello che è certo è che al 15 di luglio José Mourinho si augurava che il caso Zaniolo, in un senso o nell’altro, fosse risolto. La quadra con la Juve, invece, tarda ad arrivare, ma l’impegno del giocatore non manca, così come i “bravo Nico” da parte dello Special One e del suo staff durante le sedute ad Albufeira. Per ora, quindi, avanti insieme, con la seconda amichevole del ritiro in programma domani contro il Portimonense che lo vedrà impegnato al netto di clamorosi colpi di scena.

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