Juve, Morata a oltranza: il piano per saltare il muro dell'Atletico

Da Madrid ripetono che Alvaro è incedibile, ma i bianconeri sono convinti di poter ammorbidire la posizione
Juve, Morata a oltranza: il piano per saltare il muro dell'Atletico© LAPRESSE

TORINO - Centravanti o punta esterna? Magari tutti e due, in un colpo solo. Possibilmente con esperienza nel nostro campionato, ancora meglio se si dovesse trattare di qualcuno già ben inserito nell’ambiente. Ecco perché tutte le strade dell’attacco juventino portano ad Alvaro Morata, per il quale la trattativa procede a oltranza, con l’impressione che si possa andare avanti ancora a lungo, fino a ridosso della chiusura ufficiale del mercato. A meno che il pressing bianconero, che prosegue da settimane, non faccia finalmente breccia, creando una crepa nel muro finora tirato su dall’Atletico Madrid che, principalmente per motivazioni tecnico-burocratiche, non vuole ragionare su un altro prestito.

Pressing bianconero

La Juventus, però, insiste e andrà avanti nel corteggiamento: non c’è da convincere Alvarito - che a Torino lascia sempre una parte di cuore e che sarebbe ben contento di intraprendere la terza avventura bianconera - quanto piuttosto il club spagnolo che per il cartellino dell’attaccante chiede una cifra attorno ai 30/35 milioni e che, attraverso la dirigenza, diffonde un messaggio di generale chiusura. Del tipo: Morata non lo vendiamo, ce lo teniamo. Nel gioco delle parti, ci sta: l’Atletico sa benissimo che Alvaro è la prima scelta di Massimiliano Allegri, principale sponsor per il ritorno dell’attaccante a Torino. L’Atletico al momento non apre, la Juventus è convinta di poter pian piano piegare la resistenza dei colchoneros: i bianconeri dicono no a una valutazione di 30 milioni, convinti che il prezzo giusto sia 15 o poco di più. E che magari si possa lavorare ancora su un prestito.

Le quotazioni di Kean

Le difficoltà nel trovare un incastro a livello di mercato e gli ottimi riscontri che arrivano dalla tournée negli Stati Uniti allontanano Moise Kean dal mercato. Fino a poco tempo fa ritenuto sacrificabile, a patto però di riscattarne il cartellino dall’Everton e di trovare un acquirente disposto ad aprire il portafogli, adesso l’azzurro non è più così sicuro di cambiare aria o di essere utilizzato come pedina di scambio. Ad Allegri serve, purché dimostri di andare nella direzione giusta e i segnali americani sembrano certificare la volontà del ragazzo del 2000 di volersi guadagnare la Juventus. A quel punto, in caso di arrivo di Morata o di un elemento con caratteristiche simili e con la conferma di Kean, difficilmente la dirigenza bianconera andrebbe all’assalto di un vice Vlahovic puro: i profili seguiti sono sempre quelli di Arnautovic (il Bologna non molla) e Belotti (svincolato), oltre alle voci su Muriel (l’Atalanta chiede tanto).

Paredes nel mirino

Le alternative a Morata inseguono a netta distanza: Werner piace e può muoversi in prestito, tuttavia porta con sé un ingaggio pesante (e il Chelsea non contribuirebbe), Martial è un nome che ciclicamente torna, ma dipende (anche) da Ronaldo. Una volta sistemate le uscite (Ramsey è andato, il prossimo è Arthur) la Juventus andrà alla carica con il Psg per Leandro Paredes, il regista che nelle idee tattiche di Allegri farebbe girare la squadra e offrirebbe più soluzioni (con Locatelli anche da mezzala) pure per sopperire all’assenza di Paul Pogba. Il problema non è tanto la formula, quanto la valutazione del cartellino (a Parigi dicono 30 milioni minimo, a Torino meno). E c’è pure il nodo ingaggio da risolvere, visto che l’argentino guadagna una cifra vicina ai 7 milioni netti all’anno, bonus compresi. Ma se Morata è la priorità in attacco, Paredes lo è in mezzo al campo. A centrocampo è emerso anche un altro nome, sempre legato all’Atletico Madrid: è stato proposto Saul, giocatore che però non rientrerebbe nell’elenco dei giocatori graditi alla Juventus.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Juve, i migliori video