La Juve balla sulle punte: Milik, Depay, Arnautovic. Ma Milik sarebbe l'ideale

La società stringe i tempi per scegliere il vice Vlahovic: il nazionale polacco ha guadagnato posizioni sull'olandese del Barça e l'austriaco del Bologna. Si è lasciato alle spalle una stagione positiva nel Marsiglia (20 gol in 36 partite fra Ligue 1 e coppe) e non vede l'ora di trasferirsi a Torino
La Juve balla sulle punte: Milik, Depay, Arnautovic. Ma Milik sarebbe l'ideale© Roberto Garavaglia/ag. Aldo Liverani sas

A volte ritornano. O, per meglio dire, riappaiono sul taccuino mercato della Juve e, forse, questa è la volta buona per Arkadiusz Krystian Milik, detto Arek, 28 anni, nazionale polacco, attaccante del Marsiglia che lo prese in prestito dal Napoli nel gennaio 2021, riscattandone poi il cartellino. Fu proprio in quel periodo che Milik venne seguito molto da vicino dai bianconeri, arrivati a un passo dall'ingaggiarlo. Poi le cose andarono diversamente, sino ad oggi: in Francia sono convinti che il giocatore abbia già raggiunto l'accordo con la Juve, a sua volta in trattativa con l'Om sulla base di 10 milioni di euro per il prestito oneroso con diritto di riscatto. I francesi vorrebbero fosse un obbligo ed è questo il punto sul quale i club trattano.

Cercasi vice Vlahovic

La mossa Milik ha raffreddato la pista Depay (l'olandese del Barça chiede 7 milioni di euro netti; Arek ne accetta la metà), mentre Arnautovic resta sullo sfondo. L'austriaco, tuttavia, dopo il gol segnato al Verona ha rassicurato i tifosi bolognesi dicendo: "Resto qui". Milik si candida a vice Vlahovic ideale per diversi motivi: si è lasciato alle spalle un'ottima stagione con il Marsiglia (20 gol in 36 partite fra Ligue 1 e coppe; complessivamente in un anno a mezzo all'Om 30 gol in 52 incontri); è una prima punta che, alla bisogna, è impiegabile anche come seconda; è un ottimo colpitore di testa. A Marsiglia egli ha completamente recuperato la piena efficienza fisica dopo i due gravi infortuni patiti e i lunghissimi mesi di recupero che ne seguirono: il primo ko, l'8 ottobre 2016, giocando in Nazionale (Polonia-Danimarca: rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro); il secondo il 23 settembre 2017, giocando con il Napoli contro la Spal (rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro). Quanto a esperienza internazionale, Milik ne ha da vendere: 51 gare disputate nelle coppe europee e 24 gol, cui aggiungere le 62 presenze in Nazionale e i 16 gol realizzati. Sabato scorso, Tudor ha tenuto il polacco in panchina in occasione della partita vinta dal Marsiglia sul Nantes per 2-1. Un segnale significativo: per Milik e per la Juve. Ora tocca ad Allegri decidere.

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