Juventus, tutto sull’obiettivo Lovric: piedi e testa sognando Modric

Quel poster del croato in camera in Austria dove era emigrato con i suoi, i 5 anni di crescita con lo Sturm Graz, la Svizzera e finalmente la A con l’Udinese

Quando Luka Modric, dopo gli anni di lancio con il Tottenham, firmava il contratto che lo avrebbe legato al Real Madrid e consegnato alla leggenda del calcio, Sandi Lovric cullava già sogni di gloria nella sua cameretta a Lienz, in Austria dove è nato, con il poster del suo idolo, croato, appeso al muro. Da lì a poco il giovane centrocampista, ora all’Udinese e tentazione di mercato della Juventus per il futuro, si sarebbe trasferito a Graz, poco meno di 300 km di distanza, per saltare sul primo trampolino della sua carriera, quello dello Sturm Graz. Una storia di lavoro e umiltà, rincorse e attese, opportunità e delusioni, ma anche tenacia e meritocrazia: Lovric è rimasto a Graz per 5 anni, con addosso gli occhi degli osservatori, anche di società italiane, ma senza mai riuscire a trovare l’occasione per salire al piano di sopra del calcio europeo. Nel 2019, con il cartellino in mano, Sandi ha deciso di lasciare per la prima volta l’Austria per trasferirsi non molto lontano, in Svizzera, a Lugano: più vicino all’Italia, il grande obiettivo della carriera. Lo hanno corteggiato in tanti, il Bologna su tutti, lo hanno guardato con attenzione pure top club, poi è arrivata l’Udinese che ha pescato prima lui poi il compagno di Nazionale Jaka Bijol: due profili poco conosciuti ai più, ma che sono già due certezze nella squadra rivelazione allenata da Sottil. 

Juventus su Lovric: idolo, caratteristiche e numeri

Già, la Slovenia da difendere calcisticamente, l’Austria sul passaporto quale luogo di nascita, ma con Modric idolo e la Croazia comunque nel cuore, data l’origine dei suoi genitori: Lovric è una sorta di melting pot, come si evince dalla sua storia e dalla capacità di padroneggiare fluentemente quattro lingue, dal tedesco al croato, dall’italiano all’inglese. Un cittadino d’Europa che è nato a Lienz perché i genitori partiti dalla Croazia stavano progressivamente risalendo verso nord, prima a Pirano in Slovenia e poi in Austria. Sandi in quella parte affascinante di penisola istriana trascorreva spesso le estati e, dopo aver rappresentato i colori austriaci nelle varie Nazionali Under, ha deciso di scegliere la Slovenia dal 2020. Una storia non così distante da quella del suo compagno di Nazionale e volto noto dalle nostre parti, Josip Ilicic, nato in territorio bosniaco da famiglia di origine croata ed emigrata in Slovenia, da profughi di guerra. 
Lovric si è già trovato di fronte la Croazia nella sfide internazionali e in un’occasione è stato pure decisivo: il 24 marzo 2021, partita di qualificazione al Mondiale, rete dell’1-0 con cui gli sloveni si sono assicurati il successo, davanti all’idolo Modric. Poi il biglietto per il Qatar se lo è assicurato la Croazia, ma questa è un’altra storia: avrà modo e tempo di rifarsi, intanto pensa all’Udinese, di cui è diventato un punto fermo. Testa alta ed eleganza sono le caratteristiche principali, unite alla capacità di cucire il gioco e di fungere da equilibratore tattico: non avrà l’esplosività fisica di altri, ma Lovric piace alla Juventus (e non solo a lei) perché in grado di unire qualità e dinamismo, oltre alla propensione a verticalizzare il gioco e all’abilità nel dettare l’ultimo passaggio, qualità quest’ultima che lo ha portato ad essere spesso il miglior assistman delle squadre in cui ha giocato. Un biglietto da visita che lo ha trasformato prima in un affare a parametro zero per l’Udinese e ora in una potenziale super plusvalenza, con la Juventus alla finestra per la prossima stagione. 

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