La Juventus del domani: chi verrà riscattato e chi no

Il club bianconero guarda al futuro anche puntando su chi è già in casa
La Juventus del domani: chi verrà riscattato e chi no© /Ag. Aldo Liverani Sas

TORINO - Anche sul mercato, nelle prossime settimane verranno affrontate tematiche relative ai riscatti e ai rinnovi. La situazione contrattuale di Moise Kean, ad esempio, è piuttosto definita: il riscatto dall’Everton, con obbligo in caso di raggiungimento di alcuni traguardi sportivi nella stagione in corso, di fatto è una formalità che diventerà fattiva a gennaio. Formalità piuttosto onerosa: il prestito biennale ammonta a 7 milioni di euro complessivi (3 per quanto concerne l’annata 2021/22, 4 per quella successiva, 2022/23), il riscatto è di 28 milioni per un costo complessivo che si aggira sui 35 più bonus (quasi 37 risultano nelle pagine della relazione finanziaria annuale approvata dal Cda del 2 dicembre scorso), ma dubbi sulla permanenza di Kean in bianconero non ce ne sono, soprattutto se darà continuità a quanto mostrato tra ottobre e novembre con la maglia della Juventus.

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La situazione di Locatelli

Certo di essere un perno della formazione bianconera del domani è anche Manuel Locatelli: il suo prestito biennale dal Sassuolo era gratuito, a differenza di quello di Kean, però il riscatto, che diventerà realtà in primavera con successivo prolungamento del contratto, è di 25 milioni più 12,5 di bonus, alcuni dei quali già raggiunti, oltre a una percentuale sulla futura rivendita. L’azzurro è ovviamente un pilastro delle prossime stagioni, ma già in questa sta incidendo in maniera pesante da quando è entrato perfettamente in condizione.

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Paredes e gli altri

Non si può dire lo stesso di Leandro Paredes, per il quale il riscatto dal Psg sembra lontano, anche se la verità si scoprirà tra qualche mese, a fronte delle prestazioni del 2023 dopo il Mondiale. I fatti sono due: l’argentino ha in sostanza perso il posto, a favore di Locatelli e anche considerando l’esplosione di Fagioli e Miretti; i costi di un eventuale riscatto (l’obbligo è saltato con la mancata qualificazione bianconera agli ottavi di Champions) sono molto elevati, così come pesante è l’ingaggio del centrocampista. In caso di mancato riscatto (sarebbe un’operazione da oltre 25 milioni, più 7 netti di ingaggio oltre ai bonus), per il prestito di Paredes verrebbero comunque versati al Psg quasi 3 milioni. Le cifre per assicurarsi, invece, Arek Milik sono decisamente più basse: il prestito del polacco dall’Olympique Marsiglia è costato 800 mila euro (più altri eventuali 800 mila euro di bonus), mentre il riscatto (c’è il diritto) è di 7 milioni con altri 2 di bonus. Per cui vale l’investimento in ogni caso, sia che Milik rientri nel piano futuro della Juventus, sia qualora dovesse diventare una pedina per fare cassa sul mercato.

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TORINO - Anche sul mercato, nelle prossime settimane verranno affrontate tematiche relative ai riscatti e ai rinnovi. La situazione contrattuale di Moise Kean, ad esempio, è piuttosto definita: il riscatto dall’Everton, con obbligo in caso di raggiungimento di alcuni traguardi sportivi nella stagione in corso, di fatto è una formalità che diventerà fattiva a gennaio. Formalità piuttosto onerosa: il prestito biennale ammonta a 7 milioni di euro complessivi (3 per quanto concerne l’annata 2021/22, 4 per quella successiva, 2022/23), il riscatto è di 28 milioni per un costo complessivo che si aggira sui 35 più bonus (quasi 37 risultano nelle pagine della relazione finanziaria annuale approvata dal Cda del 2 dicembre scorso), ma dubbi sulla permanenza di Kean in bianconero non ce ne sono, soprattutto se darà continuità a quanto mostrato tra ottobre e novembre con la maglia della Juventus.

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