TORINO - «Non necessariamente dovremo fare qualcosa: prevedo un mercato di gennaio né interessante né impegnativo», spiegava prima di Bologna-Juventus del 18 dicembre 2021 l’allora amministratore delegato bianconero Maurizio Arrivabene. Che poco più di un mese dopo, il 1° febbraio 2022, posava accanto a Dusan Vlahovic, acquistato tre giorni prima dalla Fiorentina per 70 milioni più bonus. Un ricordo che spiega bene come quello del mercato, tra esigenze e opportunità che possono emergere all’improvviso, sia un campo mutevole, capace di cambiare radicalmente in pochi giorni. Oggi il mercato di gennaio che si prospetta alla Juventus assomiglia molto a quello descritto da Arrivabene un anno fa. Non necessariamente la società bianconera farà qualcosa, perché alla luce dei rientri di cui leggete nella pagina a fianco non ci sono impellenti esigenze di rafforzare la rosa - tranne, forse, una - e perché il nuovo corso non potrà che iniziare all’insegna del rigore economico. Ci sono anche meno ragioni perché il quadro si ribalti come un anno fa, quando l’esigenza di un grande finalizzatore era stringente, ma questo non esclude possibili sorprese.