McKennie, Juventus e Leeds stringono: cosa manca per chiudere

Si lavora per limare il gap tra domanda e offerta: c’è già il sì del centrocampista texano. Incognita Arsenal

TORINO - L’accelerata di mercoledì ha spinto Juventus e Leeds molto avanti sulla strada dell’accordo per il passaggio di Weston McKennie al club inglese, ma resta da percorrere l’ultimo tratto prima del traguardo. Tutto lascia supporre che bianconeri e bianchi riusciranno a tagliarlo prima della chiusura del mercato, fissata martedì 31 gennaio sia in Inghilterra che in Italia, ma quanto resta da mettere a punto potrebbe richiedere qualche giorno. Tempo che potrebbe anche consentire a un altro club di provare ad inserirsi: l’Arsenal è l’indiziato principale e quello dei Gunners potrebbe essere un inserimento in grado di cambiare la situazione, anche per il diverso appeal nei confronti del giocatore. Giocatore che intanto ieri si è serenamente allenato con il resto dei compagni bianconeri alla Continassa e che, contrariamente a quanto aveva fatto con l’Aston Villa, ha dato il suo assenso all’eventuale trasferimento a Ellan Road. Decisivi i colloqui dei giorni scorsi con il tecnico Jesse Marsch, statunitense come lui, e l’alto tasso di americanità del Leeds: che ha un presidente italiano, Andrea Radrizzani, ma è di proprietà della statunitense 49ers Enterprises e che ha in rosa due compagni di Nazionale di McKennie, Tyler Adams e Brenden Aaronson, centrocampisti anche loro. Ed ha anche progetti ambiziosi, nonostante l’attuale quintultimo posto in Premier League in coabitazione con Leicester e West Ham. Ambizioni confermate dall’offerta fatta mercoledì alla Juventus per il ventiquattrene centrocampista texano: 28 milioni. Non abbastanza per la società bianconera, che ne chiede 35. Una distanza non irrisoria - si tratta di un quarto dell’offerta e di un quinto della richiesta oltre che, più banalmente, di 7 milioni - ma tutt’altro che incolmabile, considerata anche la possibilità di utilizzare bonus per arrivare a un accordo. Ad agevolare ulteriormente l’intesa potrebbe essere anche una formula basata su un prestito, che la Juve sarebbe disposta a concedere per ottenere l’intera cifra che chiede, a patto che l’operazione preveda un obbligo di riscatto. I dirigenti bianconeri e quelli del Leeds dedicheranno i prossimi giorni a cercare l’incastro: ma per trovarlo potrebbero bastare anche ore.

Entrate e Danilo

La cessione di McKennie al Leeds frutterebbe alla Juventus una plusvalenza attorno ai 20 milioni, ma non è affatto detto che la società bianconera li reinvesta immediatamente, anzi. Con il recupero di Pogba e la maturazione di Fagioli e Miretti la rosa è comunque coperta a centrocampo, mentre i rientri di Cuadrado e De Sciglio mettono fine all’emergenza sulla fascia destra, tamponata proprio dal texano. Nel caso, è comunque in quella zona che la Juve investirebbe: il danese dell’Atalanta Maehle e lo svedese dello Spezia Holm i preferiti. Sul fronte interno, nelle scorse settimane la dirigenza bianconera aveva avviato i colloqui per tentare il difficile rinnovo del contratto di Rabiot ed era vicina all’accordo per il prolungamento di quello di Danilo. E’ chiaro che il terremoto della sentenza della Corte d’appello federale ha frenato queste operazioni, dal momento che con la partecipazione alla Champions (e alle coppe europee in genere) a rischio, la società bianconera non ha certezze sul budget a disposizione.

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