Pagina 3 | Prestiti Juventus, tesoretto o scherzetto? 200 milioni in ballo!

Ai margini del progetto tecnico, ma quantomai centrali per disegnare le ambizioni della Juventus nel prossimo mercato estivo. Sono i giocatori di proprietà dei bianconeri, attualmente in prestito ad altre latitudini, sulla cui testa pende una preziosa taglia, ovvero un corposo diritto di riscatto. Ce n’è per quasi 200 milioni di euro, se tutte le opzioni venissero attivate. La realtà, però, riporterà con ogni probabilità diversi di loro a Torino, per lo più con la fastidiosa etichetta di esuberi. Tra migliore e peggiore scenario, insomma, intercorre la stessa differenza che in estate si spalanca tra una pioggia ristoratrice e una violenta grandinata: il raccolto del contadino, nell’uno o nell’altro caso, non potrà essere il medesimo.

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Fattore Premier

La partita, per lo più, si gioca in Premier League. E questo non sorprende, in un periodo storico in cui la stragrande maggioranza dei soldi del calcio europeo si muove in Inghilterra. Sono ben quattro i bianconeri d’Oltremanica: Kulusevski al Tottenham, Zakaria al Chelsea, McKennie al Leeds e Arthur al Liverpool. Se i 37,5 milioni previsti per il riscatto del brasiliano da parte dei Reds sono sostanzialmente già evaporati, con l’ex Barcellona che finora è sceso in campo per 13’ appena in tutta la stagione, i restanti casi sono ancora da dirimere. La permanenza di Kulusevski a Londra pareva scontata e resta probabile, ma gli sviluppi in casa Spurs potrebbero serbare novità: Conte è in uscita, Paratici chissà. Lo svedese intanto professa ottimismo circa la sua conferma («La situazione del tecnico non influirà, voglio restare qui», ha assicurato in settimana), che diventerebbe obbligatoria per 35 milioni in caso qualificazione alla prossima Champions League (al momento in bilico) e del 50% di partite disputate in Premier per almeno 45’ (17 su 28, a oggi).

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Incognita Pellegrini

Ancora da risolvere anche i rebus che conducono ai profili di McKennie e Zakaria. La salvezza del Leeds, impelagato in una bagarre che vede nove squadre racchiuse in cinque punti al fondo della classifica, darebbe un impulso importante al riscatto dell’americano, il cui cartellino a gennaio è stato valutato 34,5 milioni più 4,5 di bonus. Poco più di quello del centrocampista svizzero, che il Chelsea ha facoltà di assicurarsi per 33 milioni complessivi tra parte fissa e variabile: l’ex Gladbach sta conquistando spazio nella rosa extralarge dei Blues e la cifra rappresenta appena una briciola rispetto agli investimenti attuati dalla proprietà nell’ultima sessione di mercato, anche se l’affare è tutt’altro che scontato. Proprio come la conferma di Pellegrini alla Lazio: l’operazione è stata portata a termine per la forte volontà delle parti a gennaio, ma il terzino alla corte di Sarri ancora non ha nemmeno esordito.

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Giovani talenti

A proposito di Italia, ecco. Se Pjaca, che a Empoli non viene schierato titolare dal lontano 30 ottobre, pare destinato a rientrare ancora una volta alla Continassa, il discorso è differente per i giovani talenti Ranocchia e Nicolussi Caviglia. Il loro eventuale ritorno a Torino non rappresenterebbe un cruccio per gli uomini di mercato della Juventus, anzi. Tant’è vero che – a fronte di un riscatto, da parte rispettivamente di Monza e Salernitana, per 9 milioni in un caso e per 8 nell’altro – i bianconeri avrebbero la possibilità di esercitare un controriscatto per un paio di milioni in più al fine di non perdere la proprietà dei due gioiellini. L’unico incasso certo, arrivati alle soglie della primavera, è dunque quello assicurato dall’obbligo già scattato per Dragusin al Genoa: un’operazione da 5,5 milioni, cui potrebbero aggiungersene fino a 1,8 di bonus. La base di partenza per mettere da parte un tesoretto da quasi 200 milioni o, in alternativa, una delle poche cessioni alla vigilia di una sessione di mercato con tanti grattacapi da risolvere in uscita.

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Incognita Pellegrini

Ancora da risolvere anche i rebus che conducono ai profili di McKennie e Zakaria. La salvezza del Leeds, impelagato in una bagarre che vede nove squadre racchiuse in cinque punti al fondo della classifica, darebbe un impulso importante al riscatto dell’americano, il cui cartellino a gennaio è stato valutato 34,5 milioni più 4,5 di bonus. Poco più di quello del centrocampista svizzero, che il Chelsea ha facoltà di assicurarsi per 33 milioni complessivi tra parte fissa e variabile: l’ex Gladbach sta conquistando spazio nella rosa extralarge dei Blues e la cifra rappresenta appena una briciola rispetto agli investimenti attuati dalla proprietà nell’ultima sessione di mercato, anche se l’affare è tutt’altro che scontato. Proprio come la conferma di Pellegrini alla Lazio: l’operazione è stata portata a termine per la forte volontà delle parti a gennaio, ma il terzino alla corte di Sarri ancora non ha nemmeno esordito.

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