Kulusevski-McKennie, futuro Juve o Premier? La situazione sui riscatti

I due giocatori di proprietà bianconera si affronteranno domenica in Leeds-Tottenham

TORINO - Leeds e Tottenham rientrano senza dubbio fra le grandi delusioni della stagione di Premier League. Per motivi differenti: i primi devono vincere all’ultima giornata e sperare allo stesso tempo che l’Everton perda e che il Leicester non vinca per aggrapparsi ad una salvezza ormai praticamente impossibile, mentre i secondi hanno l’obbligo di battere i padroni di casa per sognare una qualificazione in Conference League e allo stesso tempo sperare che l’Aston Villa cada contro il Brighton. Domenica sera, dalle parti di Elland Road, sarà molto difficile vedere visi sorridenti. A cominciare da due giocatori: Weston McKennie e Dejan Kulusevski, uniti dal club di appartenenza (la Juventus), da un'annata che per entrambi è stata durissima, ma divisi da due destini sicuramente diversi all’orizzonte.

McKennie torna a Torino

Innanzitutto perché McKennie è praticamente sicuro di tornare alla Continassa a luglio. Per lo statunitense questo aspetto non è assolutamente un peso: a Torino, da quando Fabio Paratici lo prelevò dallo Schalke 04, è sempre stato felice. Si è ambientato benissimo sotto la Mole, si è fatto voler bene nello spogliatoio, ma sul piano delle prestazioni non è mai riuscito a trovare continuità, almeno non durante la gestione Allegri. Il prestito al Leeds poteva fargli bene, ma non ha fatto altro che ingigantire le difficoltà del centrocampista. Non era pronto per mettersi l’elmetto e lottare per la salvezza, obiettivo che pare ormai definitivamente sfumato: troppe le combinazioni necessarie affinché il suo Leeds non anneghi in Championship. Così, il riscatto da 35 milioni di euro garantito alla Juventus in caso di permanenza in Premier League è destinato a sfumare.

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Kulusevski, il Tottenham e la Juve

Diverso, invece, il futuro che si sta delineando per Dejan Kulusevksi. L’asso svedese, nonostante una stagione altalenante come tutto il Tottenham, continua ad essere stimato. A tal punto da spingere gli Spurs a valutare un riscatto che si potrebbe già perfezionare nei prossimi giorni. I 18 mesi di prestito dalla Juventus sono terminati, per cui l’ex Atalanta e Parma aspetta schiarite sul proprio destino. I 35 milioni di euro pattuiti a gennaio 2022 sono ormai una chimera per i bianconeri, che comunque sono fiduciosi a proposito di una cifra che si avvicini molto a quella soglia.

Juve, tesoretto Kulusevski

I soldi di Kulusevksi sarebbero una manna dal cielo alla Continassa, perché permetterebbero di finanziare parte del mercato estivo. Dejan in Inghilterra sta bene, ha trovato la propria dimensione tecnico-tattica e gradirebbe proseguire la propria avventura a nord di Londra, a prescindere da chi sarà il futuro allenatore. Resta da trovare l’accordo fra Tottenham e Juventus, ma la volontà di individuare un punto di incontro è viva. A prescindere dal riscatto obbligatorio in caso di qualificazione alla prossima Champions League, obiettivo già sfumato da diverse settimane.

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TORINO - Leeds e Tottenham rientrano senza dubbio fra le grandi delusioni della stagione di Premier League. Per motivi differenti: i primi devono vincere all’ultima giornata e sperare allo stesso tempo che l’Everton perda e che il Leicester non vinca per aggrapparsi ad una salvezza ormai praticamente impossibile, mentre i secondi hanno l’obbligo di battere i padroni di casa per sognare una qualificazione in Conference League e allo stesso tempo sperare che l’Aston Villa cada contro il Brighton. Domenica sera, dalle parti di Elland Road, sarà molto difficile vedere visi sorridenti. A cominciare da due giocatori: Weston McKennie e Dejan Kulusevski, uniti dal club di appartenenza (la Juventus), da un'annata che per entrambi è stata durissima, ma divisi da due destini sicuramente diversi all’orizzonte.

McKennie torna a Torino

Innanzitutto perché McKennie è praticamente sicuro di tornare alla Continassa a luglio. Per lo statunitense questo aspetto non è assolutamente un peso: a Torino, da quando Fabio Paratici lo prelevò dallo Schalke 04, è sempre stato felice. Si è ambientato benissimo sotto la Mole, si è fatto voler bene nello spogliatoio, ma sul piano delle prestazioni non è mai riuscito a trovare continuità, almeno non durante la gestione Allegri. Il prestito al Leeds poteva fargli bene, ma non ha fatto altro che ingigantire le difficoltà del centrocampista. Non era pronto per mettersi l’elmetto e lottare per la salvezza, obiettivo che pare ormai definitivamente sfumato: troppe le combinazioni necessarie affinché il suo Leeds non anneghi in Championship. Così, il riscatto da 35 milioni di euro garantito alla Juventus in caso di permanenza in Premier League è destinato a sfumare.

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