Juve, non solo Koopmeiners: i nomi per il salto di qualità a centrocampo

Per la prossima stagione, in cui è atteso il ritorno in Champions League, il club si deve rafforzare in mediana: tocca alzare il livello

TORINO - Premessa ad “usum permalosorum”: è perfino doveroso, prima ancora che logico, che la Juventus programmi la ristrutturazione e il potenziamento della rosa in vista della prossima stagione e degli impegni più gravosi - sia in termini di tempi che di qualità - che l’attendono. In virtù, ovviamente, della qualificazione alla prossima Champions League che resta l’obiettivo primario e ineludibile della stagione bianconera evolutasi in corso d’opera verso l’obiettivo grosso dello scudetto. Le due strade - quella del campo e quella del mercato - procedono dunque in parallelo pur tenendo conto, quella del rafforzamento, delle variabili che potrà innescare la permanenza o meno di Massimiliano Allegri che, lo ricordiamo, ha ancora un altro anno di contratto.

Mercato Juve, occhi su Koopmeiners: la richiesta della Dea

Poi sì: a prescindere da tecnici e da moduli, ci sono giocatori che van bene comunque, perché per esempio mica ti metti a fare il difficile se ti danno a disposizione uno come Teun Koopmeiners, centrocampista olandese che ha azzannato la Serie A e l’Europa con la maglia dell’Atalanta e che ora è più che pronto al salto in una big, dimensione a cui l’Atalanta si è comunque parecchio avvicinata in questi ultimi anni. I bianconeri dialogano da tempo con il club dei Percassi che non derogano dalla richiesta di 45 milioni per il “Generale”, come lo chiamano i compagni in omaggio alla sua personalità nel guidare il centrocampo e all’abnegazione con cui sa prendersi le responsabilità sia nella gestione del gioco sia nell’assumersi compiti delicati e decisivi come quello di calciare i rigori, sia - aspetto più importante - nell’abilità di inserirsi per cercare la conclusione a rete. L’olandese dell’Atalanta riassume alla perfezione le caratteristiche che la Juventus cerca nella mezzala che dovrà andare a rimpolpare la mediana, senza trascurare il fatto che “Koop” conosce ormai alla perfezione la Serie A e non necessità dunque di tempi lunghi per l’ambientamento come invece può capitare a calciatori provenienti dall’estero. Che, comunque, vengono seguiti con attenzione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Merino, il "gemello" di Milinkovic-Savic

Prendete, per esempio, lo spagnolo Mikel Merino della Real Sociedad. Un altro che sa abbinare la fisicità (è alto un metro e 90 centimetri) al dinamismo in tutte le fasi di gioco a centrocampo, magari con una miglior predisposizione per la fase di contenimento che per quella offensiva. Uno, insomma, di quelli che sanno garantire equilibrio e forza fisica. Un obiettivo il cui raggiungimento potrebbe perfino colmare un impianto: quello relativo al mancato arrivo di Sergej Milinkovic-Savic, vicino ai bianconeri in estate, prima che i soldi arabi spostassero in maniera definitiva l’equilibrio della trattativa. Ecco, il centrocampista basco è appunto considerato il “gemello” del collega serbo sia per aspetto e caratteristiche, sia per la capacità di pesare con i suoi assist. L’ostacolo, casomai, è rappresentato dal fatto che la Real Sociedad non è disposta a sedersi per discutere se non si parte de una offerta di 50 milioni di euro, tanti...

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Mercato Juve, l'interesse su Samardzic e Sudakov

C’è poi il tema che riguarda i centrocampisti con caratteristiche più spiccatamente offensive, scuderia alla quale appartengono Lazar Samardzic dell’Udinese e, soprattutto, Georgiy Sudakov dello Shakhtar Donetsk. Il dt bianconero Giuntoli segue l’ucraino da tempo e non vorrebbe lasciarsi scappare un elemento che conferma le proprie qualità, tanto è vero che è appena stato nominato “giocatore dell’anno” per la Premier League ucraina e per la sua squadra che ha guidato alla conquista del titolo. Fernando Valente, ex allenatore della squadra B dello Shakhtar, in un’intervista a SportItalia.com, ha sottolineato il talento di Sudakov e ne ha tracciato il futuro professionale: "Non ho dubbi che diventerà un top player. Non è la prima volta che dico che sarà un buon investimento per club come Manchester City, Barcellona, Bayern o Liverpool. La sua capacità decisionale sotto pressione è qualcosa di eccezionale". Valente non ha citato la Juventus che, però, Sudakov segue sui social e della quale apprezza il progetto. Arrivare per primi su di lui non sarà semplice: per questo il futuro si progetta fin da ora.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

TORINO - Premessa ad “usum permalosorum”: è perfino doveroso, prima ancora che logico, che la Juventus programmi la ristrutturazione e il potenziamento della rosa in vista della prossima stagione e degli impegni più gravosi - sia in termini di tempi che di qualità - che l’attendono. In virtù, ovviamente, della qualificazione alla prossima Champions League che resta l’obiettivo primario e ineludibile della stagione bianconera evolutasi in corso d’opera verso l’obiettivo grosso dello scudetto. Le due strade - quella del campo e quella del mercato - procedono dunque in parallelo pur tenendo conto, quella del rafforzamento, delle variabili che potrà innescare la permanenza o meno di Massimiliano Allegri che, lo ricordiamo, ha ancora un altro anno di contratto.

Mercato Juve, occhi su Koopmeiners: la richiesta della Dea

Poi sì: a prescindere da tecnici e da moduli, ci sono giocatori che van bene comunque, perché per esempio mica ti metti a fare il difficile se ti danno a disposizione uno come Teun Koopmeiners, centrocampista olandese che ha azzannato la Serie A e l’Europa con la maglia dell’Atalanta e che ora è più che pronto al salto in una big, dimensione a cui l’Atalanta si è comunque parecchio avvicinata in questi ultimi anni. I bianconeri dialogano da tempo con il club dei Percassi che non derogano dalla richiesta di 45 milioni per il “Generale”, come lo chiamano i compagni in omaggio alla sua personalità nel guidare il centrocampo e all’abnegazione con cui sa prendersi le responsabilità sia nella gestione del gioco sia nell’assumersi compiti delicati e decisivi come quello di calciare i rigori, sia - aspetto più importante - nell’abilità di inserirsi per cercare la conclusione a rete. L’olandese dell’Atalanta riassume alla perfezione le caratteristiche che la Juventus cerca nella mezzala che dovrà andare a rimpolpare la mediana, senza trascurare il fatto che “Koop” conosce ormai alla perfezione la Serie A e non necessità dunque di tempi lunghi per l’ambientamento come invece può capitare a calciatori provenienti dall’estero. Che, comunque, vengono seguiti con attenzione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Juve, non solo Koopmeiners: i nomi per il salto di qualità a centrocampo
2
Merino, il "gemello" di Milinkovic-Savic
3
Mercato Juve, l'interesse su Samardzic e Sudakov