Pagina 2 | Gudmundsson, la Juve ha un vantaggio. Ma c'è tensione con un titolarissimo

La certezza che il quinto posto in campionato garantirà comunque l’accesso alla prossima, remunerativa, Champions League consente alla Juventus di avere quel margine di garanzia in più per cominciare a programmare la sessione estiva di mercato. Bisognerà operare con oculatezza, considerando le necessità di budget, ma il dt Cristiano Giuntoli dovrà per forza allungare numericamente la rosa, considerando gli impegni in Europa e il Mondiale per Club tra giugno e luglio 2025.

Juve avanti per Gudmundsson

Ma non si tratta soltanto di una questione di quantità: anche alzare la qualità, senza incidere troppo sui costi, sarà un obiettivo prioritario della dirigenza bianconera. Una missione, quella di Giuntoli, in parte già cominciata con i tanti contatti portati avanti tra piste estere e i migliori profili emersi dalla Serie A: a questo ultimo gruppo appartiene Albert Gudmundsson, uno dei maggiori talenti emersi in stagione. Sarà una corsa, quella all’islandese, con tanta concorrenza, ma la Juventus si è portata avanti con il lavoro avviando da tempo il discorso con le varie parti coinvolte. Si registrano nuovi contatti per provare ad anticipare la concorrenza dell’Inter in Italia e quella dei sempre agguerriti (e ricchi) club della Premier League.

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Vlahovic, il mercato in uscita

Del resto non è un mistero che Giuntoli sia in cerca di attaccanti versatili che possano adattarsi a diverse soluzioni tattiche: l’islandese è compatibile con le necessità bianconere sia per qualità sia per costo del cartellino, che si aggira attorno ai 25/30 milioni. L'aria che tira - e non solo metaforicamente, considerato il vento solido che ha accolto la Juventus a Cagliari - è comunque quella di incombente rivoluzione e non solo in riferimento ai comprimari. 

Dall'Inghilterra, per esempio, rimbalza la notizia del rinnovato interesse dell'Arsenal per Dusan Vlahovic. Una questione per nulla banale sia per il valore tecnico dell'attaccante sia, soprattutto, per il peso del suo contratto sui conti della Juventus. Insomma: se il club inglese fosse disposto ad accollarsi i costi del cartellino (almeno una sessantina di milioni) e dell'ingaggio (12 netti dalla prossima stagione), i dirigenti bianconeri ci penserebbero concretamente andando a valutare soluzioni alternative, che vanno da Zirkzee del Bologna a Boniface del Leverkusen.

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Chiesa-Premier. Un rinnovo non decolla

La vicenda Vlahovic fa il paio con quella di Federico Chiesa il cui contratto è addirittura in scadenza nel 2025, praticamente domani. A rendere complessa la vicenda, prima ancora delle questioni economiche, c'è il fatto che la Juve vorrebbe arrivare a un accordo prima degli Europei per evitare richieste al rialzo dell'entourage. Dinamica però a doppio taglio perché in caso di buone performance, la Premier (a cominciare dal Liverpool) potrebbe riaccendere i fari sull'esterno azzurro.

Tensioni sul rinnovo anche per quanto riguarda McKennie, le cui richieste sono molto lontane dal target stabilito dalla Juventus. Tra le entrate a centrocampo, così, oltre all'atalantino Koopmeiners, va tenuto in lista Andrea Colpani del Monza, con il destino di Rabiot, in scadenza a giugno, ancora da definire.

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Vlahovic, il mercato in uscita

Del resto non è un mistero che Giuntoli sia in cerca di attaccanti versatili che possano adattarsi a diverse soluzioni tattiche: l’islandese è compatibile con le necessità bianconere sia per qualità sia per costo del cartellino, che si aggira attorno ai 25/30 milioni. L'aria che tira - e non solo metaforicamente, considerato il vento solido che ha accolto la Juventus a Cagliari - è comunque quella di incombente rivoluzione e non solo in riferimento ai comprimari. 

Dall'Inghilterra, per esempio, rimbalza la notizia del rinnovato interesse dell'Arsenal per Dusan Vlahovic. Una questione per nulla banale sia per il valore tecnico dell'attaccante sia, soprattutto, per il peso del suo contratto sui conti della Juventus. Insomma: se il club inglese fosse disposto ad accollarsi i costi del cartellino (almeno una sessantina di milioni) e dell'ingaggio (12 netti dalla prossima stagione), i dirigenti bianconeri ci penserebbero concretamente andando a valutare soluzioni alternative, che vanno da Zirkzee del Bologna a Boniface del Leverkusen.

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