Juve, le priorità mercato e la curiosa proposta: spunta la stella di Qatar 2022

In estate il centrocampo cambierà volto e andrà incontro a una crescita quantitativa. Tutti i profili monitorati da Giuntoli

L’allarme non è scattato a Cagliari semplicemente perché la sirena era già in funzione da tempo: la Juventus, in questa stagione e forse non solo da questa stagione, è alle prese con una carenza di qualità in mezzo al campo. In società ne sono consapevoli a tutti i livelli e da lì, più ancora che da altri reparti, iniziano i ragionamenti di mercato di Giuntoli. Il dt bianconero è al lavoro per alzare il tasso tecnico della mediana, dovendo al contempo provvedere anche a una crescita quantitativa degli elementi da inserire nella rosa dell’anno prossimo.

Il futuro di Rabiot e McKennie

Un po’ perché il calendario tra pochi mesi sarà decisamente più fitto, a patto di staccare l’agognato pass per la nuova Champions, e un po’ perché chi c’è oggi non detto ci sia anche domani. Rabiot è in scadenza di contratto, per esempio, e la seconda stretta di mano con Madame Veronique nel giro di dodici mesi non può essere data per scontata, al momento. McKennie vedrà esaurirsi l’attuale accordo nel 2025 e, in questo senso, è un po’ come se fosse comunque all’ultima curva: se non prolungherà prima dell’estate, sarà con ogni probabilità ceduto nell’ultima finestra utile. E con l’entourage del texano, per ora, vige una certa freddezza quando è ora di parlare ci cifre da mettere nero su bianco.

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Mercato Juve, i nomi più caldi

Pur disponendo di un budget tutt’altro che illimitato, e in ogni caso ancora da quantificare con precisione tra introiti Uefa eventuali e cessioni solo potenziali, Giuntoli in estate dovrà rinforzare in maniera robusta il reparto. I nomi più caldi, in questo senso, continuano a essere quelli di Koopmeiners, Samardzic e Colpani: elementi che, a seconda del modulo e delle esigenze, possono agire sia da mezzala offensiva che da trequartista. Ma non è certo tramontato, qualche metro più indietro, l’ambizioso nome di Khephren Thuram, anzi: il francese, per qualità e per età, è uno dei preferiti in casa bianconera, anche se la concorrenza internazionale – dal Liverpool al Barcellona – pare spietata.

Ma il Nizza, in Ligue1, non vive un momento felice, lontano dalla zona Champions diretta e fuori anche da quella che apre la porta ai preliminari: un dettaglio, tutt’altro che secondario, che potrebbe favorire la partenza del 23enne nato a Reggio Emilia. E poi, per la casella di play, è sempre vivo il nome di Jorginho, almeno fino a quando l’Arsenal non eserciterà (eventualmente) l’opzione di rinnovo annuale del contratto: l’italo-brasiliano, a parametro zero, non va escluso a priori dalla lista dei possibili rinforzi.

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Juve, ritorno di fiamma: c'è la carta...

Ma, nelle ultime ore, alla corsa si è iscritto anche un vecchio, nuovo, nome: quello di Sofyan Amrabat, che sogna un ritorno in Serie A. La sua avventura al Manchester United è stata finora al di sotto delle aspettative, tanto che i Red Devils non appaiono intenzionati a riscattarlo per 20 milioni più 5 di bonus. E così, a giugno, il marocchino rientrerà a Firenze, come tappa di passaggio e non per restarci. Il contratto col club viola scade nel 2025 e la sensazione è che per 15-18 milioni possa essere ceduto. I suoi nuovi agenti (SEG Group) l’hanno proposto nelle scorse ore a Milan e Juventus, che ci starebbero pensando. In casa bianconera, in particolare, c’è un suo estimatore di vecchia data: quel Giuntoli che aveva cercato in tutti i modi di portarlo al Napoli, quando ancora militava nel Verona.

Occhio al possibile ritorno di fiamma, insomma, anche perché i rapporti tra Juventus e Fiorentina sono molto buoni e, a Firenze, c’è Arthur a cui non dispiacerebbe proseguire l’avventura in Toscana. Pradè ha già comunicato al regista brasiliano di non essere intenzionato a esercitare il riscatto per 20 milioni: l’ipotesi di uno scambio potrebbe diventare d’attualità per risolvere in un colpo solo i problemi in uscita di entrambe le società.

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L’allarme non è scattato a Cagliari semplicemente perché la sirena era già in funzione da tempo: la Juventus, in questa stagione e forse non solo da questa stagione, è alle prese con una carenza di qualità in mezzo al campo. In società ne sono consapevoli a tutti i livelli e da lì, più ancora che da altri reparti, iniziano i ragionamenti di mercato di Giuntoli. Il dt bianconero è al lavoro per alzare il tasso tecnico della mediana, dovendo al contempo provvedere anche a una crescita quantitativa degli elementi da inserire nella rosa dell’anno prossimo.

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Un po’ perché il calendario tra pochi mesi sarà decisamente più fitto, a patto di staccare l’agognato pass per la nuova Champions, e un po’ perché chi c’è oggi non detto ci sia anche domani. Rabiot è in scadenza di contratto, per esempio, e la seconda stretta di mano con Madame Veronique nel giro di dodici mesi non può essere data per scontata, al momento. McKennie vedrà esaurirsi l’attuale accordo nel 2025 e, in questo senso, è un po’ come se fosse comunque all’ultima curva: se non prolungherà prima dell’estate, sarà con ogni probabilità ceduto nell’ultima finestra utile. E con l’entourage del texano, per ora, vige una certa freddezza quando è ora di parlare ci cifre da mettere nero su bianco.

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