TORINO - Scatta la prima settimana davvero calda per la Juventus sul fronte mercato. La prima operazione sarà quella per Michele Di Gregorio: in questi giorni ci sarà un vertice tra la dirigenza bianconera e il Monza per definire l’operazione e trovare la giusta formula per portare a Torino il portiere scuola Inter (ai nerazzurri il 10% della rivendita) che si attesterà per una cifra complessiva attorno ai 20 milioni (prestito oneroso più riscatto e bonus). Sistemata la questione numero uno, con uno tra Szczesny e Perin in uscita (andrà via chi ha l’offerta giusta, come è ovvio che sia), il dt Cristiano Giuntoli entrerà nel vivo della trattativa per Riccardo Calafiori. Sabato pomeriggio allo Stadium c’era Giovanni Sartori, il deus ex machina del mercato del Bologna, e la presenza non è passata inosservata: il nome più caldo, sulla strada che da Bologna porta a Torino, è quello proprio di Calafiori.
Juve-Calafiori: il punto
Finora il Bologna ha alzato il muro, pur consapevole della volontà del difensore di lanciarsi in una nuova avventura professionale: la strategia è anche quella di “stanare” la Juventus per tenere alta la valutazione del difensore, anche perché nell’accordo precedente che aveva portato Calafiori a Bologna è previsto il 40 per cento della rivendita in favore del Basilea. Dunque il club di Saputo punta a una vendita consistente e pure ad “accontentare” il giocatore, che con la Juventus avrebbe già un’intesa di massima. La richiesta non sarà inferiore ai 25 milioni, tendenti ai 30 con pure l’Europeo in ballo: anche per questo motivo la Juventus vuole provare a chiudere il prima possibile, magari mettendo le basi dell’operazione già in questa settimana.