Thuram ha scelto la Juve: chi sono le possibili contropartite per il Nizza

Intanto Rabiot fa il punto sulle offerte: i due francesi possono comunque coesistere

TORINO - Uno in campo al Westfalen Stadium, l’altro a guardarlo dal ritiro di Clairefontaine, entrambi con la divisa della Francia: quella da gioco dei bleus per il primo, quella da riposo dei bleuets, la Under 23 che giocherà all’Olimpiade, per il secondo. È il filo tessuto di fibre bianche, rosse e blu che ieri univa Adrien Rabiot, in campo in Francia-Polonia, e Khephren Thuram, impegnato invece a prepararsi per i Giochi di Parigi agli ordini di Thierry Henry. I due centrocampisti però oggi sono legati anche da un filo bianconero, che potrebbe spezzarsi a breve, ma pure portarli a vestire la stessa divisa anche nella Juve.

Juve, il punto sul rinnovo di Rabiot

Sullo stato della parte di filo che collega Rabiot alla società bianconera - non troppo solido vista la scadenza del contratto al 30 giugno - verrà fatta oggi un’analisi da parte del giocatore e della mamma agente Veronique: il ct Deschamps ha infatti concesso ai giocatori un giorno di riposo da trascorrere con i familiari e un punto della situazione sul mercato è sicuro. Punto interlocutorio, molto probabilmente: l’offerta della Juve, rinnovo per due anni con opzione per il terzo agli stessi 7,5 milioni che Cavallo Pazzo guadagnava finora, non lo ha convinto a firmare, ma non lo ha neppure indotto a dire addio. Il francese ha deciso di aspettare, sfruttare la vetrina di Euro 2024, e poi scegliere tra le varie proposte. A meno che oggi la madre non gliene proponga una irrinunciabile, che però non pare essere finora arrivata, è dunque probabile che prosegua nella sua linea d’azione.

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Juve pronta ad accogliere un altro Thuram

Chiaramente la Juventus non può attendere con le mani in mano. Così, mentre la parte di filo bianconero dell’ex Psg di si indeboliva, Cristiano Giuntoli ha progressivamente rafforzato la parte di filo bianconero legata a Thuram. Tanto che molto probabilmente con quel filo verrà cucita la seconda maglia della storia della Juve con scritto sopra Thuram, dopo quella col numero 21 indossata da papà Lilian dal 2001 (anno di nascita di Khephren) al 2006. Già quattro stagioni importanti nel Nizza alle spalle, il ventitreenne figlio e fratello d’arte ritiene giunto il momento di salire di livello e vede nella Juve, nel cui mondo ha vissuto i primi cinque anni di vita, la squadra ideale per farlo, come ha detto anche al suo entourage.

Juve-Thuram: i dettagli

Ha comunicato al Nizza che rinnoverà il contratto in scadenza tra un anno e la scelta è il suo primo assist bianconero: il club francese è già sceso a 25 milioni rispetto alla valutazione di un anno fa (sui 35), ma Giuntoli conta di chiudere al di sotto dei 20. Magari con una parziale contropartita: Milik o Kean, anche se gli ingaggi (3,5 milioni il polacco e 2,5 l’italiano) complicano l’ipotesi, o il diciannovenne Nonge. Perfetto, invece, l’ingaggio di Thuram: meno di un milione al Nizza, a Torino passerebbe a 2,5, rientrando ampiamente nei nuovi parametri della Juve. Ogni elemento - tecnico, economico, anagrafico - si incastra dunque alla perfezione ed è per questo che Giuntoli è deciso a chiudere a prescindere dalla risposta di Rabiot. Se Cavallo Pazzo dovesse dire sì al rinnovo, la Juve li terrebbe volentieri entrambi in rosa: cosa che, assieme all’acquisto di Douglas Luiz, le consentirebbe di portare avanti la trattativa per Koopmeiners - che resta un obiettivo primario - con la tranquillità di avere le spalle e il centrocampo coperti.

Thuram sempre più vicino alla Juventus: le dieci cose da sapere

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TORINO - Uno in campo al Westfalen Stadium, l’altro a guardarlo dal ritiro di Clairefontaine, entrambi con la divisa della Francia: quella da gioco dei bleus per il primo, quella da riposo dei bleuets, la Under 23 che giocherà all’Olimpiade, per il secondo. È il filo tessuto di fibre bianche, rosse e blu che ieri univa Adrien Rabiot, in campo in Francia-Polonia, e Khephren Thuram, impegnato invece a prepararsi per i Giochi di Parigi agli ordini di Thierry Henry. I due centrocampisti però oggi sono legati anche da un filo bianconero, che potrebbe spezzarsi a breve, ma pure portarli a vestire la stessa divisa anche nella Juve.

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Sullo stato della parte di filo che collega Rabiot alla società bianconera - non troppo solido vista la scadenza del contratto al 30 giugno - verrà fatta oggi un’analisi da parte del giocatore e della mamma agente Veronique: il ct Deschamps ha infatti concesso ai giocatori un giorno di riposo da trascorrere con i familiari e un punto della situazione sul mercato è sicuro. Punto interlocutorio, molto probabilmente: l’offerta della Juve, rinnovo per due anni con opzione per il terzo agli stessi 7,5 milioni che Cavallo Pazzo guadagnava finora, non lo ha convinto a firmare, ma non lo ha neppure indotto a dire addio. Il francese ha deciso di aspettare, sfruttare la vetrina di Euro 2024, e poi scegliere tra le varie proposte. A meno che oggi la madre non gliene proponga una irrinunciabile, che però non pare essere finora arrivata, è dunque probabile che prosegua nella sua linea d’azione.

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