L'operazione Koopmeiners
E, se Rabiot dovesse dire “Oui” e l’operazione Thuram andare in porto, allora con i due francesi, Douglas Luiz, Locatelli, Fagioli e forse Miretti (al quale magari Thiago Motta vorrà dare un’occhiata), Giuntoli sarà pronto e nella condizione ideale per completare la rivoluzione del centrocampo bianconero con l’operazione più difficile: Teun Koopmeiners. Dieci e 12 gol negli ultimi due campionati, nel ventiseienne olandese dell’Atalanta la Juventus ha individuato da mesi il giocatore con cui alzare l’incisività offensiva del centrocampo. Perfetto per agire alle spalle di Vlahovic, ma con doti e indole da centrocampista, nel 4-2-3-1 di Thiago Motta.
La richiesta di 60 milioni del club nerazzurro e la concorrenza della Premier League (Liverpool, ma non solo) rendono appunto questa operazione la più complicata tra quelle nel programma di Giuntoli. Tanto che probabilmente in questo caso l’importanza sottolineata prima di definire presto la rosa a disposizione di Motta dovrà passare in secondo piano rispetto alla realpolitik delle trattative. Realpolitik in base alla quale Giuntoli dopo quella di Kean dovrà chiudere altre cessioni, forse anche dolorose come potrebbero essere quelle di Soulé, Huijsen o Chiesa, per reperire le risorse economiche necessarie a sedersi al tavolo con l’Atalanta e poi dare il meglio di sé in una trattativa che si annuncia lunga e non facile sul prezzo, per la ciliegina del mercato bianconero. Salvo sorprese, però, potrà farlo sapendo di avere già una torta sostanziosa.