Sarri-Lazio, alta tensione: l'ombra di Tudor sul futuro

I biancocelesti hanno totalizzato 7 punti in 7 gare: il peggior avvio di stagione degli ultimi 40 anni
Sarri-Lazio, alta tensione: l'ombra di Tudor sul futuro© Ag. Aldo Liverani

La presenza di Igor Tudor in tribuna sabato pomeriggio a San Siro non è passata inosservata. Il tecnico croato ha seguito dal vivo Milan-Lazio con l’occhio dello spettatore interessato. Decisamente troppo, tanto che nelle ultime ore si è scatenato il tam tam mediatico. Non è un mistero, infatti, che l’ex allenatore del Marsiglia sia stato proposto al club del presidente Claudio Lotito tramite intermediari.

Lazio, avvio da incubo

D’altronde il peggior avvio di stagione dei biancocelesti negli ultimi 40 anni autorizza riflessioni sulla posizione di Maurizio Sarri. I 7 punti conquistati in 7 gare sono un bottino troppo magro per chi l’anno scorso ha centrato il secondo posto. La Lazio non faceva così male a inizio campionato dalla stagione 1983/84 (era una neopromossa), quando - nonostante la presenza in rosa di giocatori del calibro di Giordano e Laudrup - si salvò solamente all’ultima giornata. Quattro sconfitte in 7 partite sono decisamente troppe, al netto di un calendario complesso (trasferte contro Napoli, Juve e Milan). Ecco perché nelle prossime gare il patron laziale si aspetta una svolta e pure in fretta.

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Lazio, Sarri non in discussione ma...

Al momento - va detto - Sarri non è in discussione e gode ancora della fiducia di Lotito, che però non ha gradito le esternazioni del tecnico dopo la sconfitta contro il Milan. Le accuse al mercato e agli acquisti arrivati non sono affatto piaciute al proprietario, che mai come nell’ultima estate ha speso e messo mano al portafoglio (spesi 50 milioni). Tra l’altro coinvolgendo direttamente il suo allenatore nelle scelte dei calciatori. Ecco perché il clima è diventato ad alta tensione. Vietato sbagliare dunque per Sarri nelle gare contro Celtic e Atalanta, onde evitare di vivere una sosta per le nazionali infuocata con la propria panchina in discussione.

Luis Alberto rinnova: Lazio, la situazione di Felipe Anderson e Zaccagni

Nel frattempo Lotito è al lavoro per blindare i suoi gioielli: fatta per il prolungamento di Luis Alberto fino al 2027. Accordo siglato e ufficializzato ieri pomeriggio con tanto di video social celebrativo per il Mago, che guadagnerà 4 milioni a stagione. Nella sosta la Lazio conta di definire pure il rinnovo di Felipe Anderson fino al 2027: per il brasiliano ingaggio da 3 milioni netti all’anno più vari bonus. Per quanto riguarda Zaccagni Lotito confida di blindarlo fino al 2028, ma al momento c’è distanza sulle cifre. Il tira e molla va ormai avanti dallo scorso aprile. E così il fantasista resta in scadenza nel 2025 ed è apprezzato dalle alcune big di Serie A (Juve e Napoli). C’è aria di tormentone alla Milinkovic Savic, che a luglio ha lasciato la Capitale a un anno dalla fine del contratto. Senza un accordo nelle prossime settimane l’epilogo pure con Zac rischia di essere lo stesso. Anche se la Lazio e Lotito sperano ancora in un lieto fine.

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La presenza di Igor Tudor in tribuna sabato pomeriggio a San Siro non è passata inosservata. Il tecnico croato ha seguito dal vivo Milan-Lazio con l’occhio dello spettatore interessato. Decisamente troppo, tanto che nelle ultime ore si è scatenato il tam tam mediatico. Non è un mistero, infatti, che l’ex allenatore del Marsiglia sia stato proposto al club del presidente Claudio Lotito tramite intermediari.

Lazio, avvio da incubo

D’altronde il peggior avvio di stagione dei biancocelesti negli ultimi 40 anni autorizza riflessioni sulla posizione di Maurizio Sarri. I 7 punti conquistati in 7 gare sono un bottino troppo magro per chi l’anno scorso ha centrato il secondo posto. La Lazio non faceva così male a inizio campionato dalla stagione 1983/84 (era una neopromossa), quando - nonostante la presenza in rosa di giocatori del calibro di Giordano e Laudrup - si salvò solamente all’ultima giornata. Quattro sconfitte in 7 partite sono decisamente troppe, al netto di un calendario complesso (trasferte contro Napoli, Juve e Milan). Ecco perché nelle prossime gare il patron laziale si aspetta una svolta e pure in fretta.

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