Il mercato per ora infiamma solo l'Inter, il Milan è in attesa...

Ma i conti si faranno solo alla fine, dopo le cessioni e dopo che il Milan avrà rinnovato i contratti di Maldini e Massara
Il mercato per ora infiamma solo l'Inter, il Milan è in attesa...

TORINO - Molti tifosi milanisti si lamentano dell’enfasi con la quale è stata fino a questo momento seguita la campagna acquisti dell’Inter, a discapito del Milan che solo poche settimane dopo aver vinto sorpresa ma con pieno merito il diciannovesimo scudetto, viene descritta come una società allo sbando e senza la più pallida strategia di mercato. Allora è giusto risistemare un po’ il tiro, aggiustare la situazione e ridimensionare trionfi e crolli, perché in effetti è vero che la situazione tra i due club non è affatto cosi sproporzionata.

PARTITI Partiamo dalle perdite già acclarate: l’Inter ha perso Perisic, il Milan Kessie. Due giocatori che avevano impatto non proprio analogo. Nel senso che il croato era molto più decisivo per Inzaghi di quanto non fosse l’ivoriano per Pioli. Jolly importante, sia chiaro, nello scacchiere del Milan. Ma appunto jolly, nel senso che poteva essere schierato a centrocampo, oppure come trequartista atipico. Perisic, al contrario, era una pedina fondamentale per sviluppare un certo tipo di gioco. Diciamo che con il fatto che il Milan ha perso anche Romagnoli, le situazioni possono essere equiparate, proprio come incidenza sull’organico, non solo per il fatto che tutti e tre se ne sono andati a parametro. zero.

ARRIVATI Tra gli acquisti già perfezionati, nell’Inter dobbiamo inserire Onana, che ha avuto tappe di avvicinamento non proprio esaltanti. Papere con il club e con la nazionale, ma tanto non è detto che debba essere subito titolare, Handanovic è ancora lì e per ora non si tocca. Il Milan ha riportato a casa Pobega, dopo una stagione molto positiva nel Toro, ma è tutto da dimostrare che ossa già essere titolare a tutti gli effetti. Agli è per ora oggetto abbastanza misterioso. E lunedì sarà ufficiale Origi, sempre a parametro zero, accompagnato da un grosso punto interrogativo per i pochi gol realizzati in carriera. Mentre all’Inter, sempre a costo zero è arrivato Mkhitaryan, sicuramente più pronto e più importante del neo rossonero.  Non è perfezionato Lukaku, ma è come se. E qui è evidente di quanto la bilancia penda ulteriormente a favore dei nerazzurri, che al belga non possono opporre nessun arrivo, se non quello, già citato e ingiiudicabile di Origi. Dybala, sarebbe un altro colpo incredibile per l’Inter, ma per ora è congelato. Ottimi in prospettiva Asslani e Bellanova, che diventeranno nerazzurri in settimana e annunciati dopo l’1 luglio.
Il Milan, a questa mancata di arrivi, non può per ora opporre nulla. Anzi, può recriminare per quelli che aveva preso e che se ne sono andati, come Botman e Renato Sanches. Se dunque fotografiamo la situazione al momento, quell’enfasi iniziale è assolutamente giustificata. E anche gli sfottò che già circolano in rete. Ma il tempo dirà anche altro: dirà che l’Inter dovrà vendere almeno Skriniar, e poi due punte e forse potrebbe non bastare. E dirà che invece il Milan non ha bisogno di vendere nessuno dei big, e che appena Maldini e Massara torneranno operativi a pieno servizio, ci saranno i soldi per passare agli acquisti. Insomma, il derby di mercato è ancora lungo: meglio non illudersi e non abbattersi, perché tanto, quasi tutto, deve ancora accadere.

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