Okafor scatena il derby di Milano. L'Inter non è più sola

Per l'attaccante del Salisburgo si rinnova il duello tra Inter e Milan: sul portoghese Ausilio arrivò prima, ma Conte gli preferì Lukaku
Okafor scatena il derby di Milano. L'Inter non è più sola

MILANO - C’è molto Salisburgo in questo inizio di stagione per le milanesi: la squadra allenata da Stefano Pioli ha conquistato la qualificazione agli ottavi di Champions proprio eliminando gli austriaci; mentre quella di Simone Inzaghi l’affronterà a Malta, 7 dicembre, durante il mini-ritiro per preparare la seconda parte dell’annata (ieri l’ufficializzazione). Come Frederic Massara, pure Piero Ausilio sta guardando con attenzione alla fucina di talenti austriaca, “serbatoio” del Lipsia (altro club nella galassia RedBull) ma pure carissima oreficeria per le grandi d’Europa disposte a scommettere sui ragazzini terribili che da Salisburgo prendono il volo con incredibile continuità negli ultimi anni. Erling Haaland, ovviamente, è il simbolo, nonché fiore all’occhiello di un club che sapientemente scova nei vari settori giovanili in giro per il mondo prototipi di campioni e può - giocando in Austria - dar loro l’opportunità di crescere in un calcio di primo livello senza le controindicazioni che presentano (anche a livello di competitività) i maggiori campionati europei. E il Salisburgo, nel campionato austriaco, riesce a coniugare risultati con la capacità di coltivare talenti.

Un gol al Milan in Champions

Tra questi c’è Noah Okafor che di anni ne compirà 23 il 24 maggio e che, nella prima parte di stagione ha segnato 10 reti (tre delle quali in Champions, di cui una proprio al Milan) in 21 partite. Okafor è un vecchio pallino di Ausilio che l’ha fatto monitorare più volte dai suoi 007 ma è pure il candidato principale come sostituto di Rafa Leao nel caso in cui il Milan - in assenza di rinnovo - sia costretto a vendere il portoghese. Il fatto che pure l’Inter cerchi talenti in prospettiva non deve stupire: non va dimenticato che Ausilio arrivò per primo su Leao e aveva in pugno il giocatore ma, quando si trattò di stringere, Antonio Conte decise di fare all-in su Romelu Lukaku. Scelta che comunque ha portato in dote uno scudetto...

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